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25 ottobre 2012

Come domare gli operatori e le loro fregature/2

Mi collego al post di Paòlo testé pubblicato per raccontare un altro risvolto del discorso operatori: in questo caso si tratta però dei fornitori/gestori di energia elettrica e/o gas.

Ieri pomeriggio suona il campanello della porta una signora di una nota società di energia - non la mia - chiedendo di vedere le bollette (occhio, non "posso vedere per cortesia", ma "devo") per calcolare la riduzione sulle bollette di novembre-dicembre.

Subito mi si accende una lampadina: lo stesso discorso me l'aveva fatto due anni fa una rappresentante di una diversa ditta, intortandomi così bene, rompendo così tanto, approfittando del mio stato di ignoranza (prima casa, ancora non avevo visto una bolletta) e del mio momento confusionario (stavo pure poco bene), da costringermi quasi con la forza a firmare quella che doveva essere un "rimborso" ma che poi si è rivelato essere un contratto. Disdetto nelle 24 ore successive: ci ho rimesso i soldi di due raccomandate, una per la disdetta, l'altra per il reclamo per il comportamento scorretto, ma la lezione l'ho imparata per bene.

Dunque, memore dell'avventura passata interrompo la signora, dicendole che il discorso sulle riduzioni lo conosco, che il mio gestore non mi ha avvisata di nessuna "riduzione" in arrivo né di una visita come la sua.
- Eh, ma al suo gestore non conviene! È solo un distributore, noi invece produciamo e distribuiamo direttamente l'energia! (scandalizzata)
- Lo so, ho capito cosa mi sta proponendo e non mi interessa. Ho scelto il [mio distributore] e non ho intenzione di sottoscrivere altri contratti.
- Ma io non le sto proponendo un contratto (in effetti non ha mai pronunciato quella parola, ndr), vede, [Nome energia] produce e distribuisce energia dal 19qualcosa...blablabla...con la legge Bersani per la liberalizzazione del mercato...blablabla...
- Senta, non mi sta dicendo niente di nuovo, conosco la situazione, conosco i gestori/distributori e NON MI INTERESSA.

Pare che la signora non abbia gradito il mio disinteresse e che l'abbia preso come un'offesa, o come un'evidente mancanza di raziocinio. Perché è OVVIO che io voglia spendere meno e che la ditta per cui lavora è la più economica.

Pare anche che ci piglino tutti per scemi: d'accordo che c'è una buona parte di persone che della liberalizzazione se ne sono fregati per pigrizia, "perché dovrei fare fatica a confrontare bollette e canoni?" - e come dar loro torto se ogni gestore ha un modo diverso di conteggiare le spese, quindi per capire la spesa effettiva devi risolvere equazioni di terzo grado!
C'è però un'altra bella fetta di persone che i conti se li sono fatti e che se hanno un gestore è per loro scelta. Ecco, gradirei che questa mia scelta venisse rispettata. Chiedo troppo?

3 commenti:

  1. Capita sovente, ma solo per telefono. Pare abbiano clonato le modalità di approccio. Mi capita, quando ho tempo e sono ben disposto, di dare corda (anche per dare la soddisfazione di essere ascoltate, guarda caso sono sempre ragazze, visto che per quello che le pagano sono costrette a metterci voce più del dovuto), e la prima domanda che fanno riguarda l'operatore in atto. Non aspettano neanche di sentire chi è, partono in tromba con: "Non poteva fare scelta peggiore, con questo sta pagando il doppio di quello che pagherebbe con noi".
    Cambiano le ragazze, cambiano i gestori proposti, ma la tiritera è sempre quella.
    E la mia chiusa è invariata: "Grazie, non sono interessato", ma con la soddisfazione di avere contribuito a modo mio alla giustificazione del loro stipendio (si chiama così, pur se infinitesimale per la voce che ci devono sprecare, e per gli insulti che talvolta si beccano).
    Ciao, compagna di sventura.

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  2. Due miei amici hanno provato a fare i venditori porta a porta dei fornitori di energia - gas e luce -. Il primo ha mollato dopo pochi giorni perché era sincero e quindi non vendeva nulla. Il secondo ha mollato al colloquio perché gli veniva chiesto di nascondere certe verità.

    Se qualcuno bussa la porta, prima lo invito ad andarsene, se insiste dico di chiamare la polizia, vedi come schizza :-D

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    1. Beh, per fortuna qui i venditori porta a porta di quel genere di merce non ci sono. Gli unici che ancora girano sono i testimoni, ma ormai si suonano tra di loro, poiché si sono resi conto di vivere in un paese di anime perdute.
      E i venditori dei folletto, questi immarcescibili, quasi da ammirare (con moderazione, chiaramente).

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