Noi si paga il canone Rai per volere di un Regio Decreto del 1938. Sì sì, Regio: c'era ancora il Re.
Anno 2012: che ne dite, aggiorniamo le leggi? Oh, che bello: certo avrebbero potuto farlo anche l'anno scorso, la scusa era quella giusta. Parlo del digitale terrestre, no? Il segnale normale non lo becchi più, così se vuoi vedere la tv devi pagare l'apposito abbonamento, verificabile via smart card. Con scai & C. funziona così da mo'.
Ecco, scusate, mi dimentico che siamo in Italia, la terra dei cachi (cit.). Le soluzioni più facili sono quelle eternamente ignorate, quindi niente decoder a pagamento per chi vuol vedere la Rai.
Come dite? Eh, certo, facevano così erano già in bancarotta. Bravi, ciò.
Se la mia teoria non funziona, cosa si saranno inventati? Ah, ecco i geni all'opera! Siccome potresti vedere la tivvù sia con un monitor di un pc, che con l'ai-ped, che con l'ahi-fon, che con lo smars-fon, che con il videocitofono (mah!), allora paghi il canone. Non guadi la tivvù? È una tua scelta, ma siccome sei dotato degli apparecchi atti alla ricezione del segnale, paghi lo stesso.
Ehm...
Sotto casa mia passa l'autobus: siccome io potrei prenderlo, devo pagare l'abbonamento annuale?
In casa ho una caldaia a metano: siccome potrei scaldare la casa, allora devo pagare il gas?
Voi maschietti avete tra le gambe l'occorrente per compiere violenza sessuale: siccome potreste usarla, allora vi denunciamo tutti per stupro?
Limpido.
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20 febbraio 2012
25 settembre 2010
favoletta surreale
insomma la storiella è questa.
beh, c'erano questi tizi e davanti ad ognuno di essi c'era una persona che era la loro copia ma in bianco e nero. mi colpì molto il fatto che c'era questo vecchio e davanti a lui un vecchio identico ma uguale solo che anche lui era senza colori, e non parlava. indicava solo, e il vecchio rispondeva che "no, non ci voglio andare, non è vero". e poi li c'ero anche io che dicevo al me stesso a colori che, "non ti preoccupare, è la cosa giusta, tranquillo" e così tante altre persone discutevano con i loro omologhi in questa sorta di universo parallelo. poi c'era uno, che però era a colori e basta, e gli chiesi: "come mai solo?" "se n'è andata. l'ho persa."
(ecco, quei gemelli lì, c'è chi li chiama "angeli", "spiriti guida" o simili, per me sono le coscienze. ma poco importa, morale della favola: se non riesci a stare bene con te stesso non riuscirai mai con gli altri.)
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