Se trovi una coda in autostrada, puoi stare sicuro che c'è stato un incidente. Sulla corsia opposta.
Abbiamo uno strano gusto del macabro, una cupidigia visiva, una curiosità morbosa che ci spingono a guardare le disgrazie altrui. Su questi sentimenti credo vengano pensati programmi come "Ultimo minuto" o il più recente "Wild".
Di questo avevo soltanto sentito parlare, e in particolare dopo la ahimè nota puntata dei peti, fino a domenica scorsa, quando, a casa di amici per il Moto GP, abbiamo lasciato accesa la tv a fine gara.
Vogliamo parlare del demente che va a sfidare le api assassine?Meglio di no.
E dell'altro intelligente che rovescia fuori dalla tenda qualcosa (che mi è sfuggito cosa fosse) che attira gli orsi? Ecco.
Si sa che la madre dei cretini è sempre incinta, ma anche in carenza di buoni esempi si può sempre arrangiarsi con un buon montaggio.
"Macaco affamato morde dodicenne"
Scena: un'allegra famigliola è allo zoo, in mezzo alle scimmie che scorrazzano libere. Cosa fai quando vai in mezzo agli animali? Ti riempi lo zaino di cibo, ovvio.
E cosa fai quando un macaco si attacca alla gonna di tua mamma e non la vuole mollare? Ti metti a sfotterlo.
Immagini al rallentatore, continui stop and go, musica da suspense, voce narrante piena di pathos, tipo Gassman che legge l'etichetta di un capo delicato. Ricostruzione dell'accaduto con animazioni in 3D. Primo piano ravvicinato dei denti di un macaco (denti? sono sciabole!) e animazione degli effetti di un morso.
Sai che tra poco il macaco morderà il ragazzino e già ti prepari al peggio, le mani aggrappate al divano e una scorta di alka seltzer a portata di mano.
Arriva il momento topico.
(Ah, sì, complimenti vivissimi al padre che non ha niente di meglio da fare che continuare a filmare mentre il figlio viene morso dalla scimmia)
Il momento topico viene ripetuto una, due, tre volte.
Paura eh?
E infine l'epilogo: un graffio. Che non è quello dei film dove l'eroe perde sangue come fosse la fontana di Trevi ma "niente paura è solo un graffio".
Proprio un graffio-graffio. Che mi ha ridotto peggio mio fratello nei nostri innumerevoli litigi da bambini.
Ecco, se a quei tempi d'infanzia l'avessi saputo, avrei potuto dotarmi di telecamera e ora sarei in tivvù.
23 marzo 2011
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Ci sono persone che secondo me nascono con la telecamera attaccata alla mano. Non possono privarsene e non possono spegnerla, è una parte del corpo ormai, che riprende tutto.
RispondiEliminaInsomma io pensavo che il macaco fosse un degno parente di Tyson e che il ragazzo fosse il nuovo Holyfeild, invece nulla.