in un pomeriggio di autunno uggioso e influenzato (ieri), dolorante, mi interrogo su che cazzo fare, essendo impossibilitato a compiere qualsivoglia cosa che non sia fare cacca (e simili) e dormire o stare davanti al piccì.
decido di stare davanti al piccì.
mai scelta più sbagliata, perché scopro ciò che non avrei dovuto scoprire: poggiando il portatile, mi esce un piede dalla coperta e scoprendosi mi si gela all'istante.
in più scopro che esce il film tratto da uno dei più grandi best - seller degli ultimi anni: "il giorno in più" di fabbiovòlo.
su, su, il secchio del vomito, comunque, è lì, affianco al mobile.
di solito il film è peggio del libro. perciò preparatevi.
di solito il film ha la capacità di sintetizzare quello che un libro dice in giorni di lettura. in questo caso è il libro che aggiunge cazzate.
non ancora ho visto il film, ma ho letto il libro. è per questo che ho l'influenza.
come mai ho letto il libro, pur odiando fabbiovòlo? beh, si dice "know your enemy", no? non solo lo trovo banale, dozzinale, sdolcinato, carente di fantasia, irritante, noioso, dotato di una inutile logorrea, sopravvalutato (e ho detto solo i complimenti), ma...ma. continuatela voi.
ecco.
io non voglio dire che non siate liberi di apprezzare fabbiovòlo, ma io personalmente, non lo digerisco. non sono coprofago.
massime di vita (di fabbiovòlo)
"non ci si può unire se manca un pezzo. ci si può solo appoggiare."
(la prossima volta che vorrò "appoggiare" la userò come scusa. magari funziona e non mi tira uno schiaffo)
"bisognerebbe impedire alle persone di interpretare i silenzi".
(bisognerebbe impedire di farti parlare)
"per imparare ad amarlo ho dovuto fare il giro del mondo. e più mi allontanavo da lui, più in realtà mi stavo avvicinando. il mondo è tondo."
(geografia ovvia gay)
"io ti sento. ti sento sempre, anche quando non ci sei".
(schizofrenia)
"sentivo che mi leggeva dentro, e io avrei voluto essere più uomo con lei".
("è per questo che la riempivo di smandrappate esistenziali in terza persona e sguardi languidi")
"e impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità."
(e quanto sia semplice e mediocre la banalità)
"a volte le persone sono solo delle porte, dei passaggi. tu per me, io per te. anche gli sconosciuti, ogni incontro è una porta".
("è per questo che vorrei entrarti dentro, penetrarti assàngue, baby")
"la vecchiaia è un posto dove vivi di ricordi.per questo, quando sei giovane, vivi creandotene di belli".
(indubbiamente. come quell'amico di mio nonno che andò in gita ad auschwitz)
"forse le cose spaventano quando non si capiscono, perché se non capisci non controlli".
(ecco, forse io non ti controllo, non so)
"non stare più con la persona con cui vorresti stare significa allungare la mano di notte nel buio per cercarla."
("e trovare il pene")
"la vita è la droga più potente al mondo"
(io spero tu vada in overdose. di eroina, si intende.)
"cambiare posto al cuore con il cervello. impara a pensare con il cuore e ad amare con la testa."
("e ad agire col cazzo")
"sono sempre stato un malinconico con la vocazione di essere una persona allegra".
(insomma, uno che si è rotto i coglioni di fare le iena, ché guadagnava poco, e si è messo a giocare con i cubetti con le lettere e a cacciare "romanzi")
(sono tutte vere, le citazioni, eh. visto, che filosofo?)