ci siamo conosciuti che c'era un tempo blu, e ci siamo annusati che manco le bestie. ed ora, eccoci qui, davanti ad un caffè, informali, ma schivi, o chiamaci come vuoi tu, a raccontarci di cosa ci passa per la testa e a capire il perché non è, o non è stato o non sarà.
mi piaceva la tua capacità di far sembrare tutto speciale. mi piaceva come ti pulivi lo zucchero dalle labbra, dopo che avevi addentato anche goffamente un biscotto. e mi piaceva il fatto che tu avevi trovato il modo di scaldarmi, sotto la pioggia o dentro un letto, senza spegnermi mai.
ma poi cosa è successo?
la vita è davvero come lo spot della mon cheri dove c'è l'ultimo cioccolatino e arriva quello che ti sta pure un po' sulle palle e te lo frega e tu ci rimani malissimo? non lo so, credo che sia un po' meno alcolica, e che non sappia di ciliegia.
(no, perché poi, quello della mon cheri ben gli sta a far entrare chiunque in casa sua.)
comunque eccoci qua, e questo caffè è buono, non ha neanche la fastidiosa posa. sai leggere i fondi? adori la caffeomanzia? io non ci ho mai creduto, ma a te affascinavano (o affascinano?) queste cose. sai per caso cosa mi dice? a parte che è un buon caffè senza zucchero? e il tuo di cosa parla?
dimmi. sono qua. e ti ascolto. poi apro gli occhi. e sono le 3 e 15.
Cazzo se era forte, il caffè...
RispondiEliminaDi sera è meglio il deca.
Eliminaun inedito cesco nostalgico. spero abbiate apprezzato.
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