
finisce quest'anno. c'era da aspettarselo, accade tutti gli anni lo stesso giorno...o no?
finisce quest'anno fatto di belli e brutti ricordi. finisce e se li trascina via, con un colpo di spugna. con la prontezza di una massaia che deve far risplendere casa propria in attesa di avere ospiti, e con la differenza che io non so ancora chi cazzo "ospiterò", o chi farò entrare nella mia vita. di sicuro so chi è ormai bandito. e questo è già un gran bene.
finisce questo 2010 che ha avuto 365 occasioni per farmi rinnegare e non le ha sfruttate tutte, e per questo lo ringrazio.
finisce questo 2010 che ha avuto altrettante occasioni per farmi sorridere e non le ha sfruttate tutte, e per questo lo mando a fare in culo.
finisce questo 2010 e mi rendo conto che effettivamente è stato, più che un annus horribilis o annus mirabilis, un annus lunaticus. ma non è meglio così, odio quando le cose non assumono un carattere certo.
e comunque, tra 24 ore sarà già finito tutto, abbondantemente. è questa la grande illusione, la grande beffa, in cui ogni anno crediamo: un numero, l'ultimo numero, posto sull'ultima pagina del calendario.
ebbene, questo numero per noi è magico: brindiamo sperando che dal primo giorno dell'anno nuovo cambi tutto. bene, ignavi miei, anno nuovo o meno il cambiamento sta a noi. cacciate gli attributi.
nel frattempo, auguri, e facciamo (mi ci metto in mezzo) poche cazzate, l'anno venturo. per prima cosa, non farò il trenino. poi, per il resto, si vedrà.