Ci sono esperienze che si devono fare. Follie. Barbonate. Viaggi della speranza, con ritardi annessi e manciate di km sotto le scarpe.
Ci sono blogger che conosci ma che prima non conoscevi fisicamente ma ora sì ed è stata una cosa più che giusta.
Ci sono ragazze dai capelli di fuoco e dall'animo della stessa natura che hai visto in vita tua 0/1 volte ma con cui ti ci trovi subito in sintonia e ti auguri di non fare più 600 e rotti km per rivederle, ma molti, molti di meno.
Ci sono persone della calze colorate e gli occhi lucenti (anche dopo una giornata di lavoro) che ti trasmettono calore ed energia e ti chiedi se davvero ci sia possibilità di averle incontrate in una vita precedente perché si stava così bene che sembravi del posto, con loro, ché è una bella serata, con loro, davvero.
Ci sono linee che dovresti prendere, tossici che incontrerai, a cui non dovresti dare retta ma che comunque per la creatività delle loro scuse "massì trenta centesimi te li sei anche meritati".
Ci sono egiziani o pachistani o algerini che recitano il corano con braccia ingessate e che non colgono l'ironia di ragazze più speziate nel carattere dei loro kebab e ti informano che "non hanno paura di morire", e ci sono altrettanti poliziotti in borghese che li invitano a scendere a Cadorna.
C'è questo Duomo, prima, con orde di barbari che lanciano bottiglie di birra e che facessero il sapone nella loro città, piuttosto che vandalizzarne altre.
Ci sono idee confuse che in soli tre giorni si dissolvono, lasciando spazio ad altre, confuse forse anche quelle.
Ci sono attese, ritardi, fremiti, polvere.
C'è il ritorno. Più breve dell'andata. Più traumatico.
I Beatles dicevano "Why you say goodbye I say hello". I Beatles sono un gran gruppo.
Hello.
(questo post ha le maiuscole, eccetto in queste parentesi, perché scritto da francesco e non da il_cesco. sapevatelo.)
Tutte queste cose, elencate alla perfezione, le ho provare a Milano sulla mia pelle. Ed è stato bello, bello come incontrarsi qui e non rimanere delusi nella realtà. Mai.
RispondiEliminaNon si può dire che ti sia annoiato. Bello vedere un post di Francesco tra l'altro, per il resto I say Hello too.
RispondiEliminaIl ritorno è sempre .. non so che termine usare per descrivere.. come un'amputazione? non so ..
RispondiEliminaMa cmq sono contenta che son tornati i post tuoi: mai più tre gg senza postare please :-)
Ho messo Milano tra le dieci cose che mi fanno stare bene, la gente spesso non capisce quando dico questa cosa ma io la dico lo stesso. Ci ho vissuto un bellissimo anno che rimpiango ancora. Per il resto potrei ricopiare paro paro quanto scritto da Maraptica...
RispondiEliminaMr.Hello, bel post. Nulla da aggiungere, ogni mio pensiero potrebbe inquinare l'emozione che mi hai indotto. Forse non era il caso nemmeno di commentare. Ma ormai ho gia' scritto!:P
RispondiEliminaVolevo trasmettervi alcune emozioni di questo viaggio, derivanti non solo dal posto ma anche e soprattutto dalle persone...
RispondiEliminaMilano è così. Pur con tutti i suoi difetti è una città meravigliosa.
RispondiEliminagià :)
EliminaLe grandi città o ti rifiutano ferocemente o ti accolgono con calore..
RispondiEliminaMa come dici tu, poco dipende da loro, tanto fanno, invece, le persone :)
E molto dipende anche dai dubbi che ti sei lasciato partendo, aggiungerei...
Eliminatre giorni si, sono pochi...
RispondiEliminao forse sono stati sufficienti, con il senno di poi...
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