io no, dico, non puoi invadere la mia "privacy di zona", cristo.
è cacca, questo comportamento.
ognuno nasce nel suo quartiere e anche a miglia di distanza c'ha piantato le radici, ha schizzato un po' di urina come i cani, per dire "questa è casa mia".
e in casa degli altri non ci si entra, se non si chiede "permesso". oh.
perciò, raus. non credete?
Hai persone che entrano in casa tua? Usa il sempre pratico nodoso bastone per respingere chi non vuoi in casa.
RispondiEliminano, non in "casa" ma nel quartiere. E so che è una visione un po' "camorristica" della cosa, ma per educazione, anch'io evito di entrare nel quartiere di persone indesiderate! Poi, figurati, Chieti non è Milano...quindi immaginati che grandezza hanno i quartieri!
RispondiEliminaBhé Cesco, non per fare l'avvocato del diavolo, ma devi immaginarti che in un quartiere puoi incrociare persone scomode, essendo comunque un luogo pubblico. Poi a Chieti è più probabile incrociarsi, purtroppo ce ne si deve fare una ragione. Secondo me l'ideale è ignorare, già aprendo questo post hai dato importanza ad una persona che ti sta sulle balls.
RispondiEliminaChe succede Cesco?
RispondiEliminaE chi sarà mai questo indesiderato??(domanda retorica, non voglio saperlo).
RispondiEliminaNon riesco a immedesimarmi perchè io non so nemmeno chi vive al mio piano e devo dire che nemmeno mi frega scoprirlo.
@Paolo: è ovvio :)
RispondiElimina@Cristian: presenze "indesiderate"
@OrsaB: beata te! (non ti rispondo, sennò sarebbe una "risposta retorica"!)
Fai così: realizza delle sagome in dimensione reale di te e mettile nel quartiere di quella persona :-D
RispondiEliminaok, ma devono essere tutte in posa, però!
RispondiEliminaSì sì, varie pose e se vuoi vestite in modo differente.
RispondiEliminaMetodi democratici e molta calma...se vuoi ti presto la lupara!
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