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22 marzo 2012


ho cominciato a scrivere per un blog che non sapevo come scrivere per un blog, tempo addietro.

ho cominciato a scrivere per un blog due volte: la prima a 14 (?) anni ed è andata male, la seconda a 24. dieci anni che hanno fatto la differenza. sono cresciuto.

"perché l'hai fatto?" 

la prima volta per noia, e una volta passata la noia, beh, ho chiuso. non mi ricordo nemmeno l'indirizzo di quel blog, ricordo solo che era un blogspot.

come è incominciata la mia avventura qui? ormai lo sapete, ed è "merito" sia mio sia di michele, senza il quale tutta questa "creatura" non sarebbe esistita.

inizialmente volevo parlare di stronzate, far vedere, tendenzialmente, un lato: il pagliaccio, il buffone, la marionetta. ma purtroppo sono sempre stato un "cubo"

"perché un cubo?" 

perché un cubo, appoggiato, mostra cinque facce, ed una la nasconde. e così, eccolo francesco: coglione, spiritoso, sarcastico, simpatico o antipatico. ma anche "low - fi" (come quelle canzoni vintage piene di toc toc e rumori di fondo), di basso profilo, dai suoni cupi e disturbati.

ultimamente il cubo è stato scosso e sta mostrando la faccia in ombra. il lato "serio". sarà forse il quarto di secolo che mi fa sentire "grande", massì. 

"cosa ti turba?" 

mi ha sempre turbato la solitudine. è questo il lato oscuro della mia luna. non vorrei essere solo neanche il giorno del mio funerale, nella mia cassa. credo che mi farò mettere un peluche, sì, il teddy bear.

"ho capito. hai bisogno di svuotare le palle".

parliamone. potrei farlo in qualsiasi momento, se volessi. è qualcosa di più profondo. e non profondo come un esame prostatico. è una questione di mancanze, di vuoti, a perdere - non a rendere - putroppo, e nessuna dispersione di seme può ovviare a tutto ciò, da sola. 

in tutto ciò, la rete, e le persone dietro a dei nick come il mio, è solo un surrogato di una soluzione che tarda ad arrivare, è uno splendido surrogato, ma sempre un surrogato.

la verità è questa: nessun blog potrà mai colmare la benché minima solitudine che la persona fisica, non virtuale, possa avere. e questa, purtroppo, è una sconfitta. ma è una vittoria sapere che, almeno  virtualmente, c'è qualcuno con te, ci siete voi.

e per questo, vi ringrazio. 

(questo post, attenti osservatori, non ha titolo)

23 commenti:

  1. E' una bella consolazione seppur magra a mio avviso, del resto la vita ce la viviamo ora dopo ora, nella nostra pelle... e sarebbe bello sentirsi meno soli qui, materialmente parlando. Ciao Fra :)

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  2. Saremo splendidi surrogati..sempre meglio della miseria. Poi ci resta la follia. Sarà sconfitta solo quel dì che mi farò cremare..ma sarà una sconfitta parziale..perché la mia Anima è Eterna, in solitudine e/o in compagnia...Il titolo del post è "mi metti ansia"..ripigliati :-) un abbraccio.

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    1. il sottotitolo è "lo so" :D

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    2. prendo il motorino, vengo a darti uno scrollone affettuoso .. pensi che riesca a rientrare per le 19.25 che ho piscina? :-p
      mannaggia .. grattare via con l'unghia la parola ansia ..via via..:-)

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    3. che bella FRAse ;-)
      (m'è venuta questa come prima parola..tu capirai :-P)

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    4. come dicono i napoletani "l'agGIO capito" :D

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  3. Vicinanza vistuale...meglio che il niente dell'indifferenza che la nostra società sta sempre più personificando. Speriamo in tempi migliori.
    Buona giornata.

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  4. Ultimamente sei proprio marzulliano. Ti fai le domande e ti dai pure le risposte, ottimo :-P

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  5. io sono vicino a te. girati. No. troppo tardi, dovevo andar via. :)

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    1. Basta che non ne approfitti XD

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    2. MAI, di te. MAI MAI! se proprio vuoi mando i delfini! ahahahahha

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    3. no no, lascia perdere i delfini, falli affogare in acqua.

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  6. Mi fa molto piacere leggere tutto questo, specialmente da te.. io ci sono, credo che con me tutti i tuoi lettori che con molta ammirazione leggono ciò che così bene scrivi.
    Anche se non colmeremo la tua solitudine, iniziamo a farti un pokino di compagnia.. che ci sta! un abbraccio Cesco, a presto. valerie

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    1. a me fa piacere sapere che i lettori siano un po' meno lettori e un po' più amici :)

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  7. A me l'immagine del cubo mi piace davvero assai!

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    1. grazie Baol, ci ho pensato tanto e alla fine è venuta fuori proprio nel momento in cui non mi stavo sforzando per cercare una definizione...

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  8. Beh.. Fra, molto dipende dall’impostazione che s’intende dare al blog.
    Se io fossi ciò che scrivo nel blog sarei una CRETINA convinta e orgogliosa di esserlo, ma ti assicuro che non è così.
    Il lato nascosto, quello più serioso, riflessivo, per certi versi anche triste, preferisco lasciarlo nell’ombra.
    Solo poche volte fa capolino nei miei post, ma sempre in assoluta compostezza.
    Le persone che leggono e commentano, simpatiche, divertenti, spesso profonde e sensibili io sto molto attenta a definirle AMICHE.
    La solitudine l’ho conosciuta nei due anni che ho lavorato a Padova e credimi, benché in quel periodo fossi in una chat e chiacchierassi abitualmente con i miei amici in msn, il senso di vuoto nessuna finestra di PC è mai riuscita a colmarlo. Erano passatempi, come dici tu nickname, splendidi surrogati, niente di più e tantotantissimo di più.
    La solitudine si dissolve negli sguardi, negli abbracci..non nei tic tac tic tac frenetici di una tastiera.
    Ma se non ci fossero stati quegli splendidi surrogati, io penso sarei morta..
    Sicuro mi sarei ammalata di depressione. Sono troppo caciarona, sola NON CI SO PROPRIO STARE.
    A loro, conosciutussimisconosciuti, mi sento debitrice e sento di volergli bene adesso esattamente nello stesso modo in cui voglio bene agli amici di sempre.

    Un abbraccio affettuoso Mr Cube!

    Non sei solo, la Val Gina è con te :) e LO SAI !

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  9. So benissimo che non sei quello che, anche se meravigliosamente, incarni sul web, ed infatti avverto che chi mi scrive non è Grace, ma M., e non sai quanto mi senta onorato (senza ironia). E' bello sapere che però non ci dimentichiamo di essere carne e ossa (& web), e non solo involucri per dei nickname, che in quanto soprannomi sono impalpabili. La solitudine purtroppo tutti l'abbiamo conosciuta, così come mi dispiace l'abbia conosciuta tu in quel modo, lavorando (stando a contatto con gente, quindi) ma essendo comunque "sola". la cosa brutta è stata che l'altro giorno è riaffiorata nonostante possa definirmi tutto tranne che solo (e parlo però di Francesco, non de il_cesco, come mi rivolgo a M., e non a Grace).

    "La solitudine si dissolve negli sguardi, negli abbracci". E' quello che è mancato. E' quello lo spillo che è caduto sul pavimento di una stanza silenziosa e vuota. Anche io penso che se non ci foste stati "voi", "surrogati", ma splendidi, me la sarei passata peggio di quanto sto ora. E' in fondo il lato nobile del blogging, l'avere qualcosa da dire e sapere che che possa essere letto da "qualcuni" che, tra l'altro mai incontrerai, oppure sì.

    Una volta un ex tossico, alcolizzato, mi disse (non racconto la storia che sennò sarebbe molto lunga, se vuoi te la racconterò via mail) "un giorno leggerò quello che scrivi". Avrò avuto 14 anni. Non avevo idea di quello che stava dicendo, ma a me sarebbe sempre piaciuto diventare un giornalista, o un blogger. Mi aveva come letto nel pensiero. Fu allora che decisi di aprire il primo blog, ma andò male. Per quanto riguarda la mia vita sul blog, dal 2010 in poi, giassài.

    Pardon per le chiacchiere.

    Un abbraccio anche a te...ci si abbraccia in Val Gina vero? :)

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  10. Bello che sei..
    Puoi scrivere Monica, eh!
    Non mi nascondo dietro Grace è lei che mi si para davanti, adorabilestronzetta hahah!
    Mi soffermo un attimo sulla splendida metafora dello spillo ..
    Pensa se invece di cadere in una stanza silenziosa e vuota fosse caduto in una piazza piena di gente distratta e indifferente.
    Il dolore sarebbe stato doppio..
    La solitudine, secondo me, è più uno stato d'animo che un dato di fatto.
    E' un sentirsi e non un essere.
    Tranne in alcuni frangenti,tipo un allontamento forzato dai propri affetti.
    L'umore è ballerino..France'..
    L'importante è non fermare mai la danza e continuare a tenere il tempo,il ritmo anche quando rallenta senza ragione apparente.

    Ho sempre strarispettato le persone che ho conosciuto via web, mai pensato fossero robot, se non l'avessi fatto non avrei mai "perso tempo" insieme a loro.

    M'interessa tantissimo la storia del tossico diversamente astemio, se mi scrivi mi fa piacere, anch'io avrei qualcosa da farti leggere.

    Ci vediamo nella mail box,oh.. lì non far cadere spilli, è talmente piccola che COL CAVOLO che li ritroviamo!

    Baci <3

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