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Parlava poco: ecco quale era il suo difetto. Per alcuni, invece, il suo pregio. Il motivo era semplice: parlando poco, ascoltava molto. Non era un burbero, anzi, il suo sguardo dolce faceva capire tutt'altro. Per lui non era un problema, era un suo modo di fare. Un suo modo d'essere.
Era così, ed a molti non dispiaceva la sua presenza. Il suo silenzio era prezioso per qualsiasi persona avesse uno sfogo da fare. Lui ascoltava, senza mai compatire l'altra persona e proprio per questo era conosciuto da molti e aveva tanti amici senza aver scambiato non più di due parole.
Se nei momenti di dialogo era al centro dell'attenzione, nelle feste dove spesso veniva invitato copriva un ruolo a dir poco marginale. In un angolo osservava, degustando del vino a buon mercato o un cocktail improvvisato. E ascoltava migliaia di dialoghi insieme, senza mai esprimersi. Senza che venisse mai interrogato o inserito in qualche tipo di qualsiasi di discorso.
Spesso si domandava il perché si ostinasse a presentarsi. Ma i suoi occhi erano incapaci di dire di no.
Un giorno prese una decisione: non andare. Pensava che forse non si sarebbero accorti di niente e invece molti chiesero di lui, molti chiesero il perché della sua assenza...mancava qualcosa. Mancava a tutti il suo silenzio.
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