15 di agosto. scrivo una nota tralasciando il significato "religioso" di questa festa, e magari attirando in essa quello un po' più pagano. ma se questo è considerato da tutti un "dì di festa" oggi per me è l'occasione per riflettere. per fare il punto della situazione, non per guardarsi indietro, ma per andare avanti. per ricominciare, e non parlo solo di lavoro (in quanto per molti: passato ferragosto = in arrivo depressione prelavorativa), tra l'altro neanche farò un cazzo quest'estate con l'università, è stata una mia decisione: io parlo di ricominciare dall'inizio.
primo giorno della mia nuova vita. sesso droga e rock 'n' roll? non lo so. monaco benedettino? come sopra. ladro? nulla è da escludere. non so cosa mi capiterà tra dieci minuti, non so nemmeno, quindi, cosa mi riserverà il futuro. una cosa è certa (matematicamente spero): sarà sicuramente diverso da quello che sto vivendo ora, e questa è già una gran cosa.
per il resto, questo ferragosto scivolerà via come sono scivolati gli altri, con un preferragosto tra parchi divertimenti, teste in giù, ricordi, gaffe e cazzi vari e un dopoferragosto che non accetterà ancora che quest'estate sta finendo, ancora prima che io l'abbia cominciata.
[un anno fa scrivevo un'altra nota]
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