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4 agosto 2010

luogo: comune (nel senso della città)


non credo al luogo comune. il luogo comune da vita a delle situazioni standard, e in quanto standard non possono che andare bene solo agli "esempi" di vita che ti fanno nella trattatistica sociologica.
al mondo ci sono 6.801.400.000 (e nel frattempo ce n'è qualcuno di più, sicuramente) situazioni diverse.
questo per dire, che non si può giudicare un fatto se non ci si è in mezzo, o se non ci si è passati. come non si può classificare una sensazione con una sola parola, ma avvicinarsi ad essa con tante sì. io posso dire una cosa, anzi un po' di cose e le elenco così, giusto per fare l'esercizio di mettere in ordine i miei pensieri:

una persona è unica, è speciale di per sé perché non ne esite copia, genetica forse, ma il lato delle passioni? dell'istinto? dei sentimenti? quelli cambiano, e cambiano anche all'interno della persona stessa, si scontrano, creano alchimie, creano casini, o aggiustano le anarchie.

non si può fuggire dalla storia che descrive la vita. e delle volte si fanno scelte obbligate, perché è giusto che si faccia così. punto. la tautologia stavolta non è banale, la tautologia ribadisce e rafforza un concetto che già è potente di suo.

dall'altra parte, non si possono ignorare i ricordi. abbiamo una memoria sensibile che ci distingue dalle macchine, e se quei ricordi ti fanno sorridere, d'accordo, magari non ci sono più proprio perché li ricordi, pazienza, ma il loro effetto benefico dura nel tempo e non muore. a meno che tu non lo voglia, ma questo suicidio emozionale lo considero l'idea più inopportuna.

so che è difficile mettere ordine nella vita, ma quanto meno bisogna provare a imbrigliare il corso degli eventi in maniera da avere un controllo anche solo apparente della situazione

i latini dicevano mens sana in corpore sano. partiamo dalla mente. la mente deve essereordinata, i cassetti della memoria devono essere riempiti e tenuti in ordine, sennò il corpo non ce la fa.

questo full di cose riassumono la scelta che ho (abbiamo) fatto oggi. e sento che andrà bene, che sarà bello (come lo è già stato, come lo è).

comunque, in ogni caso, grazie (i nomi non servono, penso che quella persona abbia già capito).

1 commento:

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