Probabilmente questo sara' l'ultimo post di una serie, non troppo lunga, di cliches dedicati alla mia esperienza americana. Questa volta vorrei parlarvi degli italo-americani (ma non dell'emigrazione, di quello che hanno passato come popolo, di quanti ce ne sono, di quanti si sono realizzati, dato che sono argomenti trattati e ritrattati) di come, la maggior parte, usano la loro origine come brand.
Camminando per la citta', non raramente, si scorge qualche bandiera italiana o qualche cognome che richiama la tua attenzione. Di solito sono pizzerie, ristoranti, cafe' ma anche buotique o hairstylist(parrucchieri/e). Le prime volte, preso dalla nostalgia del BelPaese, entravo cercando di scorgere qualcosa che mi facesse sentire in Italia. Ma a parte alcuni minuscoli particolari, il resto rimaneva di "originale" gusto americano. La delusione mi portava a comprare qualcosina e a uscire velocemente. La bandiera piuttosto che un cognome, per il popolo americano, diventa un marchio che da qualita' e italianita' al posto, anche se di italiano ha ben poco. Veramente poco.
I veri italiani, quei pochi che hanno conservato lingua e tradizione, rifuggono da questi posti preferendo il pasto tradizionale domestico oppure una delle tante "steackhouse" che popolano la nazione. "Quando devo mangiare fuori tanto vale che mangio americano,no?" dicono.
Continuo per ancora una settimana la mia esperienza, spero che anche se con poco, sia riuscito a farvi assaporare un po' di sana americanita'. Non vi resta che venire, e scoprire altre cose che confermerebbero o negherebbero quello che sono i vostri cliches.
Un pò come i ristoranti cinesi qui, che insomma è tutto surgelato e non è come mangiare in un ristorante in Cina!
RispondiEliminaaffatto...anche se la Cina purtroppo mi manca come stato da visitare!
RispondiElimina