Il post precedente sulla vita, mi ha dato lo spunto per una piccola riflessione.
Quando una persona sta male e vive periodi poco felici, le cose che si dicono di solito sono: "tutto si sistemerà, vedrai che prima o poi le cose andranno bene, non può piovere per sempre" e cose simili.
Premesso che questo sia vero, volendo essere per una volta ottimisti e fiduciosi. Premesso che davvero prima o poi le cose andranno bene e si sistemeranno...
Il problema non è più il fatto che stai male e non sai se si risolverà il problma, ma diventa un problema della quotidianità. Diventa un problema di come vivere la propria vita con tranquillità, con naturalezza, senza pensieri.
La vita, purtroppo, non è fatta di periodi. Mi spiego: uno può dire "passerò un estate di merda, passerò un brutto natale, passerò dei mesi orrendi", ma questo non vuol dire che passi "un periodo", vuol dire che passi tanti giorni in un certo stato emotivo. E così, un periodo come l' estate, diventano 3 mesi, un periodo come natale, diventano 2 mesi. E ogni mese, sono trenta giorni. E ogni giorno, 24 ore. E ogni ora, la sofferenza non ti abbandona mica. E spesso, alla sofferenza si aggiunge la paura del quando tutto questo finirà...
Purtroppo, quando succede qualcosa che ci sconvolge, non si può andare avanti veloce e riprendere nel momento in cui si supera la fase, così come è difficile riuscire a non pensare, a scollegare il cervello e concentrarsi su altro.
E' questo che intendo come quotidianità. Riuscire a svegliarsi la mattina con la voglia di alzarsi, riuscire a fare le cose di tutti i giorni, trovare la forza di impegnarsi nelle cose che non si vogliono fare.
E' vero, c'è chi ci riesce, c'è chi dimentica i suoi problemi e vive la sua vita tranquillamente.
Ma c'è chi non ci riesce. C'è chi non riesce a mettere di lato certe cose e non riesce a vivere la sua vita "isolando" il problema.
Eppure, un modo per vivere la quotidianità senza problemi, c'è.
E la soluzione è uscire dalla quotidianità. Uscirne con persone che ti stanno vicino, che ti fanno sentire la loro presenza in ogni momento, che ti fanno svagare.
Oppure, trovarsi un' attività che ti distrae, che ti permette di uscire dal tunnel, che ti da quelle orette, quei minuti, quei momenti, quei giorni, per distrarti.
Naturalmente, non vivrai quelle giornate e quei momenti con allegria vera e con passione, non li ricorderai come i periodi più belli della tua vita, ma per lo meno, ti distrai e passi un pò diversamente le tue giornate.
Questo è quello che mi succederà tra qualche giorno, quando tornerò finalmente a casa. Passerò le mie giornate davanti la play, andrò a fare qualche giro in macchina, insomma, movimenterò le mie giornate che, al momento, stanno si passando velocemente, ma stanno andando avanti per inerzia, senza alcuna voglia di vivere.
Mi passerà tutto con queste vacanze? Beh, la vedo dura. Ma non voglio pensarci. Voglio solo pensare che passeranno almeno 3 mesi, nei quali sicuramente starò più in equilibrio, durante i quali può succedere tutto o può succedere nulla.
3 mesi sono parecchio tempo, però. Può essere che quando tornerò, sarò risorto dalle mie ceneri almeno per quel poco che potrò risorgere...
3 luglio 2010
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