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Visualizzazione post con etichetta deliri vari. Mostra tutti i post
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29 settembre 2011

Chi disgraziatamente volesse iscriversi alle liste per diventare supplente nelle scuole superiori, deve:
  • iscriversi al sito del ministero
  • identificarsi presso una scuola superiore
  • completare l'iscrizione al sito
  • autenticare il proprio indirizzo e-mail
  • aspettare che il ministero pubblichi l'ordinanza per l'inserimento in graduatoria
  • decifrare l'ordinanza
  • compilare un malloppo di 14 pagine, scritto in burocratese, a scelta tra tre malloppi pressoché identici
  • consegnare il malloppo a una scuola superiore
  • compilare un elenco di scuole superiori dove poter insegnare, basandosi su una lista fornita dal ministero ma se sbagli sono cavoli tuoi, ti ritrovi con una scuola in meno
  • autenticare il proprio numero di cellulare

Per autenticare il numero di cellulare, si deve inserire un codice ricevuto via sms, il cui mittente è "ViviFacile".


MA MI STATE PRENDENDO PER IL CHIURLO?!?!?!



8 luglio 2011

mi pento e mi dolgo con tutto il mio cu. (atto d'idolo - re)

"mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei pe..."
"...aspetta."
"che cosa c'è?"
"c'è che mi sono innamorato di te!"
"ma, non le pare il caso, in questo contesto!"
"no, coglione (tre ave maria), stavo prendendo per il culo (due pater) una canzone di gino paoli (due gloria)."
"è abbastanza importante avere un po' di senso della critica. e anche un'autocritica. la mia uno, per esempio ha sempre da ridire su dove la porto."
"non capisco."
"neanch'io, il linguaggio (della) macchina è complicato."
"no, veramente alludevo...ah lasciamo perdere, per l'amor di dio!"
"...che ammonta a?"
"..."
"perdere x l'amor di dio"
"no, non hai capito? è un modo di dire!"
"ma non è nominare il nome di dio invano?"
"oddio, sì!"
"di nuovo!"
"oddio, sì!"
"di nuovo!"
"odd...no, non ci casco più."
"faccia da cucù".
"mi stai prendendo in giro? guarda che devi portarmi rispetto".
"ok."
"ok."
"ok."
"ok."
"ok."
"finiscila".
"mi ero inceppato su ctrl+c ctrl+v".
"ma si può sapere che cosa è successo?"
"sono stato cattivo".
"cattivo quanto?"
"cattivissimo."
"cattivissimo cattivissimo?"
"sì."
"dio. è una cosa eccitante! cioè, volevo dire, riprovevole. e cosa hai combinato? aspetta che mi metto comodo."
"mah, ho fatto cose, conosciuto persone, visto posti e cose così...ma soprattutto ho avuto una fantasia."
"ah, che tipo, fiori, colori diversi, forme?"
"eh?"
"chupa."
"no, dai, serio, in che senso?"
"una fantasia! a fiori, a quadri, che ne so..."
"no! era una fantasia di natura ehm...sessuale."
"ah! eccitante! no, volevo dire...riprovevole!"
"eh."
"ma...in cosa consisteva?"

*parte censurata*

"capisco. sì, comunque mi si è fatto tardi".
"ma...mi ha interrotto per dirmi cosa?"
"non mi ricordo."

(se volete, la parte censurata, mettetela voi)

5 luglio 2011

chissà se il mio scroto riuscirà a passare la prova costume senza che io cada nella psicosi della carne della lidl.

io non capisco le piss...le psic...le psicosi. che già il termine "psicosi" pisses me off.

un tempo c'era la psicosi della mucca pazza, probabilmente diffusa da un toro non soddisfatto sessualmente con una compagna che gli arrecava tedio. si disse: "non mangiate la spina dorsale, la coratella, il fegato, gli occhi e altre parti del corpo che possano essere degne di un film di quentin tarantino. evitate anche quelle bovine, per favore".

mentre rosicchiavo il femore di mia zia, noncurante, poi, un giorno, venne fuori la psicosi della febbre suina. come se i maiali non potessero pigliarsi il raffreddore. cristo santo, per un raffreddorino e una febbricciòla, combinare tutto questo macello al macello! poi, poveri porci, non solo per misurarsi la febbre, non avendo ascelle, se lo dovevano ficcare in culo (e ai porci "porci" piaceva anche, tra l'altro) il termometro, ma se poi avevano la febbre si dovevano anche uccidere. commettendo anche un peccato mortale, e mi fermo qui.

toccò poi alle pecore dalla lingua blu. avevano solo mangiato molte golia activ plus. no, niente puffi, gente malata.

e poi mozzarelle blu, fermavetro gialli, satrapeci verdi (non sapete cos'è un satrapecio??? grave, grave)...insomma di tutti i colori. anche il grosso. che è un rosso obeso.

psicosi. psicosi. psicosi. come se io avessi bisogno di complicarmi la vita. come se non fossi già complicato di mio tanto da dover stare a pensare a come l'escherichia coli sia riuscita ad entrare in un cetriolo. ora io capisco "giochicchiare" con quello, ma adirittura con i germogli di soia? e cazzo, gli hamburger della lidl??? mah, questione di gusti.

meno male che la domenica c'è "bikini" così potrò fottermene dell'intelligenza umana senza pensare a nessuna piss...psic...fanculo.

8 giugno 2011

dottore, mi serve un dottore medico.

il medico mi ha detto che non sto bene. ho la pressione alta, però in compenso, dove sono io, non piove mai. mi ha prescritto delle pasticche con un nome strano, ma ancor di più ha detto che mi renderebbe depresso (e così tra alta pressione e depressione va a finire che farà brutto tempo) il fatto che abbia carenza di affetto. perciò ho tagliato tanto prosciutto e l'ho mangiato. il medico, non il prosciutto. mi è rimasto sullo stomaco, e perciò prima che la bile entrasse in azione completamente ho pensato di rivomitare una ricetta firmata per un buon farmaco contro il reflusso. ora comunque so come si sente una matrioska: è più o meno l'analoga sensazione di un tacchino americano il 4 luglio.

ho deciso poi che avrei dovuto fare qualcosa. ho costruito un bel puzzle, e ne vado fiero, ho pitturato la staccionata di casa mia, poi ho scritto una mail ad un amico che non sentivo da tempo...e poi ho sentito il mio medico strigermi per l'esofago. mi sono ricordato di lui.

quindi mi sono recato in una di quelle aziende parasanitarie gestite dal governo americano, la farma-cia, e ho dato la ricetta a chi di competenza. "mi dia il suo codice", mi ha detto una graziosa signorina in camice bianco con spilletta. "cavolo, qui fanno sul serio, sono davvero delle spie", ho pensato. le ho risposto: "non ho la parola d'ordine". "coglione, la tessera sanitaria con il codice fiscale".

ora era tutto più chiaro. troppo. perciò ho chiesto di abbassare le luci che erano troppo forti. luci così forti che credo abbiano preso gli steroidi vegetali che loro vendono ad un prezzo competitivo. unica controindicazione: cambiamenti di umore fantastici! ma che poi sono una depressione.

comunque ho preso il farmaco, per la pressione (e anche per quello che verrà postssione). 20 compresse da assumere per via orale. per evitare che caschino in testa al mio medico e diano fastidio (poverino è ancora dentro il mio stomaco) le ho ingurgitate sdraiato su un fianco.

comunque, non vorrei essere nei panni del mio medico quando si renderà conto che dovrà essere cagato. lì dirà "ho visto la luce", ma non credo che propriamente, possa definirsi "paradiso", quello che vedrà.

1 giugno 2011

sono una persona. davvero.


sono una persona onesta. onestamente di certi soggetti non me ne frega un cazzo.

sono una persona buona. anche se non voglio che nessun esercito di cannibali faccia di me il suo rancio.

sono una persona paziente. e non sollevate obiezioni, sennò vi sgozzo.

sono una persona tollerante, brutti stronzi.

sono una persona dotata di autocritica, ma non vi permetto di dire nulla sul colore delle mie scarpe.

sono una persona decisa, anzi no, forse sì, ci devo pensare.

sono una persona onesta, ma se fossi disonesta di certo non ve lo direi.

sono una persona umile. ma ciò che è mio è mio e punto, anche se dite che è vostro.

sono una persona coerente, e tu hai ragione ma anche torto.

sono una persona modesta, e modestamente, sono perfetto.

"sono una persona" che non sono io.

27 maggio 2011

in un istante.

la vidi e nel frattempo rimasi senza parole. avevo perso a scarabeo. era lì, sola con i suoi occhi, e mi chiesi quanto fosse necessario avere delle macabre compagnie come dei bulbi oculari. ma non mi interessò: la dovevo conoscere.

parole senza senzo, sensa senso, sensa senzo, cioè senza senso uscivano dalla mia bocca. e meno male che avevano azzeccato orifizio, sennò se ne sarebbe già andata. ma invece mase più di una volta. rimase.

abbassò lo sguardo, poi rialzò gli occhi e sorrise, ma cazzo, quanti tic c'aveva! ma non faceva nulla, sono un tipo che avrebbe tollerato anche il tac, perché gli piace tantissimo sentire il "tempo che scorre": tic, tac, tic, tac. "scorri, forrest, scorri!". non era così, la frase? no, perché poi non capisco che cosa c'entri un mago comico, però...

ma, poi, poi le cadde il quaderno (e si fece male, forse) e io lo raccolsi e lei disse: "fermo: non fare manovre azzardate, potresti creargli dei traumi, lascialo a terra. meglio chiamare il pronto soccorso".
e lo feci.

"pronto soccorso?"
"sì pronto, io invece soffrancesco. c'è un quaderno che è caduto da circa un metro e trenta di altezza e abbiamo paura sia contuso".
"ah, beh", rispose l'omino dall'altra parte del filo telefonico, "se è contuso, almeno non è solo. comunque arriviamo"

gli fecero una flebo di clorofilla, e si riprese. quanto alle contusioni, fu necessario ingessarlo: gli comprarono una cartellina rigida.

nel frattempo avremmo potuto conoscerci meglio e magari sarebbe nato qualcosa tra di noi e poi saremmo andati a vivere in una casa in un paese in cui non piove mai. ma lei poi fu opportuna nel dire: "parliamo da così tanto e tu non sai neanche il mio nome..."
e mi disse: "piacere, ubaldo."

lì capii in un istante che non avrebbe mai funzionato.

23 maggio 2011

nero di seppia.

alcuni prelati, purtroppo, stanno facendo sempre più frequentemente cose orribili...esempi? beh, chessò...insegnare il catechismo e far santo wojtyla. scherzi a parte, la pedofilia è una cosa orribile, ancora di più se c'è l'aggravante che chi la commette è un soggetto squilibrato che si veste da figura "tutrice". fermo restando che possa essere una montatura mediatica e fino alla fine nessuno è colpevole e blablabla altri luoghi comuni, anche stavolta ho deciso di "scherzarci su". buona lettura.

arrestato don seppia. metteva i tentacoli sui ragazzini.

il prete confessa: "sono sieropositivo". per distogliere l'attenzione.

don seppia aveva anche con sé cocaina, che spacciava: andiamo, serviva solamente a tenerglielo duro!

"portameli con problemi, piccoli e neri". ma che cazzo di fantasia sessuale è "scoparsi calimero"?

20 maggio 2011

ho passato diversi pomeriggi a guardare una serie tv.


vorrei tanto che la mia vita somigliasse ad un telefilm.

ogni giorno una puntata nuova, ed in effetti è già un po' così: ci sono quelle giornate in cui succede di tutto e che potrebbero, per analogia, somigliare a quelle puntate in cui tu esclami "no! non può essere! madò!".
nei telefilm c'è sempre il protagonista, che è un po' insoddisfatto, una persona normale (tranne se vedete smallville) circondato da persone normali (tranne se vedete smallville) con abitudini normali (tranne se vedete smallville).

la mia vita, sì, deve essere come un telefilm.

con una trama, avvincente, che poi ha il momento in cui si arena, e poi *tac* scatta il colpo di scena, entrano nuovi personaggi, ti devi trasferire a manhattan o, se ti va male, a tagliacozzo (cercate su wikipedia). e nel caso non è manhattan la scelta del destino poi comunque si riprende, la storia, e devi poi andare avanti. e chissà, poi conosci la ragazza della porta accanto, cheppòi non è la ragazza della porta accanto perché accanto a te c'è il vuoto in quanto abiti in una casa singola, ma è una "metafora", diamine, non capisci manco le metafore?

dicevamo.

la mia vita dovrebbe essere come un telefilm: ogni tanto far partire una nuova serie. così magari potrei anche spoilerare.

18 maggio 2011

ho il blocco dello scrittore.

ho il blocco dello scrittore: tutti i giorni ci appunto qualcosa.

ho il blocco dello scrittore: è una tra le tante silohuettes di autocad.

ho il blocco dello scrittore: ma non so come scolpirlo.

ho il blocco dello scrittore: volevo scrivere un'altra cazzata ma non me ne viene in mente unachedicoùna.

4 maggio 2011

insolite litanie angeliche.

(proteggetemi, cherubini)

ciolafèbbre. amen.

"santa spirina". prega per me.
santi "angelini". pregate per me.
beato riposo. prega per me.
divino letto. prega per me.
ozi e agi tutti. pregate per me.

tenete lontano da me aulin e tachipirina, in quanto portatori di sofferenza (sono allergico). amen.

antibiotico, sono nelle mani tue. totus tuus. come diceva qualcuno più beato di me. (fulmini e saette arriveranno a breve)




30 aprile 2011

moments.


ho dei momenti in cui voglio star solo (e non alludo a quando espleto le mie funzioni corporee)
ho dei momenti in cui rido (e non alludo a quando sto in posa nelle foto)
ho dei momenti in cui parlo (e non alludo a quando provo il microfono per skype)
ho dei momenti in cui piango (e non alludo a quando sbuccio le cipolle)
ho dei momenti in cui corro (e non alludo a quando sono in palestra)
ho dei momenti in cui sono stanco (e non alludo a quando riposo)
ho dei momenti in cui sono nervoso (e non alludo al calcio)
ho dei momenti in cui ghigno (e non alludo alla mattina, davanti allo specchio, lavandomi i denti)
ho dei momenti in cui frigno (e non alludo all'esser bambino)
ho dei momenti in cui "cigno" (e non alludo al dover far per forza rima, ma "fate vobis").

ho dei momenti.

che spesso manco io capisco.
forse è per questo che li scrivo. forse no. in ogni caso, è bello sapere che ci sia qualcuno che li "ascolti" o "legga" non solo per il semplice gusto di "farsi i cazzi altrui", vero?

28 aprile 2011

no, devi sapere.


"no, devi sapere, io non cerco la tipa noncurante. dico: è vero. non puoi pretendere da subito di entrare nelle sue grazie.

non pretendo che tu debba "seguirmi" assiduamente, né che tu debba debba avere l'rss graffiti che carica in automatico i nuovi posts sulla home della tua personalità.

non dico che tu debba essere una mia follower spietata, né che debba per forza contattarmi "ogni pezzo della mia vita che pubblico" ma, cavolo, almeno un commentino, ogni tanto, potresti pure lasciarlo.

non ti chiedo di salvarmi tra i tuoi preferiti, ma per dire, mettimi nella tua bloglist, stila un blogroll. questo per usare la metafora "web", eh, non so se capisci."

"sai cosa potresti fare?"

"cosa?"

"per esempio, smetterla di farti le seghe mentali stando perennemente dietro a quel blog e chiederle di uscire."

"..."

"..."

"ciairaggiòne."

(perdonami, blog mio, non ci lasceremo mai, io e te. è stato solo un attimo di debolezza. capiscimi.)

25 aprile 2011

la solita rottura di uova.

da piccolo ero convinto che l'uovo di pasqua venisse da una gallina di pasqua. e mi sorprendevo di quanta merda avesse intorno per essere così marrone.

ero un po' razzista. per questo mangiavo solo conigli di cioccolato nero. e godevo nel rompergli la testa.

poi scoprii l'esistenza del cioccolato bianco e, sapete, convinto che quella intorno fosse merda edulcorata, rimasi scioccato nel "capire" che cos'era l'altra manifattura, quando venni a conoscenza del fenomeno della zoofilia.

poi crebbi. e anche il mio girovita. era napoletano, il mio girovita, e con il raffreddore. quando si presentava strigeva la mano (anche se preferiva essere stretto) e diceva: piacere, giro. vita.


2 aprile 2011

molestie neurali.

ossia pensieri scomodi che riaffiorano: "e tu dove cazzo eri finito?" probabilmente tra una cellula cerebrale ed un'altra. era lì, quel dannato.

22 marzo 2011

roba che non ha senso o forse sì

volevo un gatto nero, mi hai dato un gatto bianco, e io non ci sto più.

nero era l'ultimo che mi serviva per poter collezionare quarantaquattrogattiinfilaperseicolrestodidue.

(una volta mi chiesero: "dov'è il mago zurlì?" risposi "zurlà". io lo zecchino d'oro, da piccolo, non l'ho mai seguito.)

18 marzo 2011

La mia vita da precaria/2

Dove la trovi una che sa scrivere correttamente in italiano con creatività e stile? E dova la trovi una che sappia anche distinguere tra comunicazione via internet e via carta? E dove la trovi una che sia anche in grado di usare a buoni livelli Photoshop? E Indesign? E Illustrator? E che se le parli di HTML non ti reputa pazzo o proveniente da uno strano pianeta? E che se le mostri un foglio di stile non ti guarda chiedendoti stranita dove stanno le figure? Dove la trovi una che conosce le regole di composizione di un testo come di un'immagine? Dove la trovi una copy che ti presenta un curriculum che nemmeno a un grafico professionista viene in mente di impaginare? Dove la trovi una che se la piazzi davanti a un programma del pc nel giro di mezza giornata te lo sa già usare da sola? Dove la trovi una che ti sgama gli errori anche su un libro già passato sotto le grinfie dell'editor? Dove la trovi una che conosce i colori meglio delle sue tasche?
Dove la trovi una che sia tutte queste cose messe insieme? Eh, dove la trovi?
Ma soprattutto, quando la trovi, perché diavolo non te la pigli???

8 gennaio 2011

domandare è lecito. rispondere è (purtroppo) cortesia.


"domandare è lecito. rispondere è cortesia." mi chiedo chi abbia inventato questo detto...secondo me qualcuno di molto pettegolo.

comunque, l'altro giorno mi hanno chiesto della mia situazione sentimentale. io sono scoppiato in una sonora risata. avrei voluto ridere così tanto da distogliere l'attenzione dalla domanda, ma poi ho dovuto rispondere e, dannazione, avrei potuto anche rispondere così:

"mi sono messo con la donna invisibile. gran sesso perverso."

"sto per sposare la donna della mia vita. è rimasta incinta. forse è anche la donna di un po' più sotto della mia vita."

"è bellissima. ha solo un gran difetto: l'alitosi. la mattina quando ti svegli affianco a lei sembra di essere ad hiroshima: il suo alito e nulla intorno."

"no, no, sono single ortogonale decaffeinato."
"capisco..."
"io non tanto."

"ci amavamo tanto, ma poi l'ho lasciata e non penso che mi perdonerà mai: la statale di notte è un brutto posto."

"non c'era più feeling. eravamo diventati come i "cugini di campagna" con quella cazzo di "anima mia" cantata con quelle tutine in una qualsiasi trasmissione televisiva".

e, infine...

"ho dimenticato un regalo di natale per te, che sbadato!"
"stai tranquillo, non fa nulla!"
"no, vabbè, comunque ce l'ho qua se vuoi."
"grazie, ma...cos'è?"
"un pacchetto di cazzi tuoi, la prossima volta che decidi di non farteli".

(per la cronaca, se per caso fregasse a qualcuno, ho risposto: "haha. bella giornata oggi, vero?")


29 dicembre 2010

è una catena ormai, che scioglie 'o ssang' dint'e vene, sai...


non provate minimamente a mandarmi catene di sant'antonio questo capodanno. vi spedisco clarissa, la ragazzina tipo samara che vi uccide lentamente se non copiate e incollate il link di questo post su almeno 15 contatti. fatelo.

un amico mio non l'ha fatto e ha dimenticato l'uso della esse. ora quando compra le sigarette dice "winton blu" e il tabaccaio le scambia per un piatto cinese, indicandogli dov'è "honk kong", il ristorante, ossia un chilometrello più giù.

una mia amica non l'ha fatto e ora ha la ricrescita dei peli accelerata.

mia sorella non l'ha fatto e ora è mia sorella.

il cane di un mio amico non l'ha fatto e ora parla solo dicendo bau.

la brum del mmh che ha un pss nella mmh non l'ha fatto e...

(ma come fate ancora a credere a 'ste cose!)

19 novembre 2010

decisioni. (da domani...)



ho deciso: da domani cambio registro. sono arrivato all'ultima pagina del foglio presenze.

ho deciso: da domani nuova vita. ne sarà contento il mio chirurgo estetico.

ho deciso: da domani cambio radicale. meglio pannella o la bonino?

ho deciso: da domani, causa crisi, mi do alla macchia. lavorerò per la henkel.

ho deciso: da domani, qui, obbligo di svolta. reggimi il cartello stradale, please.

ho deciso: da domani più incisivo. mi faccio incapsulare un dente.

ho deciso: da domani si cambia musica. nel frattempo, beccatevi questo.



21 ottobre 2010

ognuno ha la propria filosofia di vita (deliri vari)



ognuno ha la propria filosofia di vita, o meglio usa dei piccoli accorgimenti che gli permettono di migliorare la propria esistenza e, occasionalmente anche quella altrui (che non fa mai male). sono tanti piccoli stratagemmi che ti fanno sorridere e anche se sai benissimo che ci sarà una grande fetta di utopia in quello che stai pensando, non importa.

uno di questi? fantozzi, per esempio, per quanto dicano che c'è del vero nel ragionier ugo, spero non sia ispirato alla realtà.

oppure, tante volte mi è capitato (vi è capitato) di prendere l'ascensore con una coppia di assoluti estranei "reciproci". ecco, secondo me è capitato che le due personcine si conoscevano da una vita e stavano giocando a qualche strambo gioco di ruolo. non vi pare?

guardavate i transformers? io, da piccolo, sì. vi ricordate commander (o convoy in giapponese, o optimus prime per gli anglofoni)? un giorno, sogno che la mia fiat uno, lasciatami da mia nonno quando lui mi lasciò, si trasformi in questa specie di "robottone", alla faccia del traffico pescarese.

in ogni caso, se li conosceste o meno non cambierebbe nulla di quello che sto per dirvi: se un giorno dovessi pentirmi di quello che farò, potrei sempre premere il tasto reset situato all'interno di ogni cervello, anche se aprirmi il cranio non sarebbe la soluzione più saggia, mmh, no.

(da adolescente avevo un'agenda e come tutti i teenager, che termine abusato, scrivevo dei pensieri, e alla prima pagina c'era un cerino. perché? così mi illudevo che se avessi voluto cancellare i ricordi scritti lì mi sarebbe bastato solo far "cadere accidentalmente" il cerino altrettanto accidentalmente acceso su quelle pagine. forse era quello il tasto reset "simbolico"?)

cosa volevo fare? raccontare solo una fetta di me stesso, e nel frattempo aspettare il lampo di genio che mi faccia scrivere qualcosa di sorprendentemente "jamesjoyciano", non per guadagnarmi il companatico, ma per riscattarmi un po', sì, sì.

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