ognuno ha la propria filosofia di vita, o meglio usa dei piccoli accorgimenti che gli permettono di migliorare la propria esistenza e, occasionalmente anche quella altrui (che non fa mai male). sono tanti piccoli stratagemmi che ti fanno sorridere e anche se sai benissimo che ci sarà una grande fetta di utopia in quello che stai pensando, non importa.
uno di questi? fantozzi, per esempio, per quanto dicano che c'è del vero nel ragionier ugo, spero non sia ispirato alla realtà.
oppure, tante volte mi è capitato (vi è capitato) di prendere l'ascensore con una coppia di assoluti estranei "reciproci". ecco, secondo me è capitato che le due personcine si conoscevano da una vita e stavano giocando a qualche strambo gioco di ruolo. non vi pare?
guardavate i transformers? io, da piccolo, sì. vi ricordate commander (o convoy in giapponese, o optimus prime per gli anglofoni)? un giorno, sogno che la mia fiat uno, lasciatami da mia nonno quando lui mi lasciò, si trasformi in questa specie di "robottone", alla faccia del traffico pescarese.
in ogni caso, se li conosceste o meno non cambierebbe nulla di quello che sto per dirvi: se un giorno dovessi pentirmi di quello che farò, potrei sempre premere il tasto reset situato all'interno di ogni cervello, anche se aprirmi il cranio non sarebbe la soluzione più saggia, mmh, no.
(da adolescente avevo un'agenda e come tutti i teenager, che termine abusato, scrivevo dei pensieri, e alla prima pagina c'era un cerino. perché? così mi illudevo che se avessi voluto cancellare i ricordi scritti lì mi sarebbe bastato solo far "cadere accidentalmente" il cerino altrettanto accidentalmente acceso su quelle pagine. forse era quello il tasto reset "simbolico"?)
cosa volevo fare? raccontare solo una fetta di me stesso, e nel frattempo aspettare il lampo di genio che mi faccia scrivere qualcosa di sorprendentemente "jamesjoyciano", non per guadagnarmi il companatico, ma per riscattarmi un po', sì, sì.
eheh come flusso di coscienza va già bene, a occhio e croce.
RispondiEliminaè una buona notizia, silas caro.
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