premessa: ciò che viene descritto in questo post è visto in maniera molto "generale". non attacco nessuno, è un post ironico, anzi auto - ironico, visto che, un po', ci sono in mezzo anche io.
"è l'alternativa al quartiere dormitorio di lusso, il grande edificio macchina che comprende in sé una "città nella città", che nella società "massmedializzata" si presuppone come obiettivo la casa "di diritto" e non la casa "di fortuna". non so se sono chiaro."
e cioè? "edilizia sociale, o meglio case popolari".
"gli spazi minimal hanno la funzione di cambiare la vecchia concezione di "uso e abuso" dello spazio circostante, di razionalizzarlo, in un piccolo mondo che contiente una molteplicità di fruizioni."
e cioè? "ti sto vendendo un monolocale".
"la ricerca di continui incontri, il connettivo è una polarità aggregatrice che istituisce una funzionalità distributiva in stretta relazione con gli interpiani."
e cioè? "c'è una scala principale e ci sono gli ascensori. ah, sì, ci sono anche quei "cosi" lì, che ci si cammina, ah! i corridoi".
(riflettevo qualche giorno fa su quella tipologia di comunicazione per cui sono stato istruito. la mia facoltà (architettura) crea mostri. mostri della comunicazione. gente che non è diversa da un qualsiasi teleimbonitore di successo e che saprebbe pure convincerti che un'emerita cagata ha delle enormi potenzialità. ho ripensato a tutto questo e mi è passato un brivido lungo la spina dorsale. io non voglio essere un mostro.)
Sì, ecco. Diffidare degli architetti. ;)
RispondiEliminaahahah...brutta gente :D
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