"come diavolo hai potuto?"
"è stato un momento di debolezza, carlo..."
"...fottiti. anzi, a quello ci penserà qualcun'altro, credo. e dire che..."
"ti prego, capiscimi..."
"capire cosa? e dire che ci ho perso anche del tempo. pensavo che quel viaggio avesse cambiato qualcosa. pensavo che tu fossi cambiata in qualcosa. già, in effetti è vero: sei peggiorata. e la cosa che mi fa ribrezzo è che hai giocato con i miei sentimenti, mi hai illuso, ché già lo sapevi che io non ti avrei dimenticato, almeno per un po'. che saresti stata tu il chiodo fisso per un bel po' di tempo...sai quanto?"
"no. non lo so." (scocciata)
"due anni. due fottutissimi anni. e "spiccioli", naturalmente."
"stai messo male".
"no, sei tu che sei messa male. se riuscissi a guardarti allo specchio troveresti che sei diventata una persona spregevole".
"ma, cazzo, un attimo di debolezza, dai...non volevo..."
"però l'hai fatto. e non esiste "non volevo" o "attimi di debolezza": hai fatto così, te ne ciucci le conseguenze. non sono il tuo "bambolo gonfiabile", cara mia."
"'fanculo carlo."
"esci dalla mia vita. ora."
"avrai un grande vuoto."
"lo riempirò, credimi, e non sentirò di certo la tua mancanza."
(e poi arrivò chiara. carlo aveva ragione.
la tizia si era anche permessa, per la cronaca, di tirare uno schiaffo al povero carlo, giusto perché di merda, quel povero cristo, ne aveva ricevuta poca addosso, eh.
non so cosa faccia, lei, ora: è sparita. a me non interessa, tuttavia. men che meno al nostro carlo. giusto per essere chiari.)
Il racconto è meraviglioso. Ma quanto è geniale la foto?
RispondiEliminaGrande post, nella classifica dei primi 5 letti in tutta la settimana (e fai conto che io leggo tipo un migliaio di post alla settimana).
@ S: grazie :) (un migliaio?! è mostruosamente epico! :D )
RispondiElimina@cesco (o carlo? ma anche no..), il racconto è davvero carino...complimenti.. A presto, Artemisia
RispondiEliminaGrazie...Sai quando a volte usi la scrittura come medium di sfogo? Ecco.
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