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30 giugno 2011

shakira è una grezza.

shakira è una grezza.

mi fa sangue. ma è una grezza.

è quella che se fosse in abruzzo, sarebbe definita "pecorara". poi è una di quelle persone che solo a vederle puzzano.

già, pensateci, shakira puzza solo a vedersi, non concordate? è perennemente unta. sì, ok, quella cosa serve a far sbavare maschietti e non solo (e non solo sbavare, of course) ma per me puzza. ah, lo sapevate? il nonno di shakira è di cupello. ci avete creduto? ecco. vedete? non sembra una pecorara?

ebbene sì, shakira, secondo me, adora la pecora. tanto.

29 giugno 2011

Voglia di fare saltami addosso (che io mi sposto)

Ieri il mio neo-marito mi gira un annuncio di una delle mie amatissime agenzie per il lavoro. Concordiamo tra noi due che portare il curriculum a mano sarebbe stato meglio, magari ci sarebbe scappato un colloquio immediato, sai mai.
Mi scrivo il numero di telefono dell'apl, vorrei evitare di capitar lì a caso, magari quando ricevono su appuntamento. Stamattina chiamo e dall'altra parte sento un silenzio inquietante che poi si trasforma in segnale di occupato. Mi rassegno ad andare alla cieca.
Al mio arrivo scopro che il numero che avevo chiamato non è quello dell'ufficio candidature, ma di quello a fianco, che *non* si occupa di curriculum (e de che allora?): dato che son lì avviso del disguido telefonico e una delle impiegate mi guarda stupita dicendo che sul *loro* sito quel numero di telefono non dovrebbe esserci.
Tesoro, cavoli vostri - e pure miei visto che per colpa di un numero sbagliato mi son fatta un giro a vuoto!
Eh sì perché l'ufficio candidature apre solo di pomeriggio, dalle 15.30 alle 16.30.

Morale: invierò il cv via mail. E questi geni del male in che formato lo vogliono? Pdf, leggibile da tutti? Nooo, scherzi! In .doc, lo vogliono, in .doc.

Tutto quello che mi irrita #12: i vicini molesti

Partiamo dal presupposto, tutti noi alla fine non ci rendiamo conto ma un minimo potremmo sgarrare: quando la musica è un po' più alta del solito, quella volta che inviti gli amici, quella volta che c'è una partita in tv. Insomma, capita di non essere sempre silenziosi.

Però ci sono categorie di persone che sono dei veri fabbricatori di rumore o che sono più irritanti delle ortiche e più appiccicose della carta moschicida, nonché più spioni dei servizi segreti.

Esempio pratico: ieri sera sentivo abbaiare un cane, capita ogni tanto che l'amico dell'uomo voglia farsi notare. Però quello sarà amico dei miei vicini, ma non il mio e si sente tutte le sante sere. Ieri poi era particolarmente ispirato. Finché vado a dormire e all'immonda ora dell'1.40 ricomincia ad abbaiare per 10 buoni motivi. "Cazzo di cane, ma nessuno va ad invitarlo a tacere?". Più tardi invece sento un vociare di vicini. Mi sveglio pensando siano le 7, invece questi criminali ciaulavano ad alta voce alle 2.40. Quindi il cane abbaiava perché probabilmente sti qua sono stati fuori casa tutta la sera.

Oltretutto questi vicini spesso litigano o semplicemente parlano come se avessero mangiato un megafono. Se non la piantano, prima o poi scendo al piano di sotto con una bottiglia di cloroformio, ideale per addormentare vicini troppo "vivaci".

E che dire dei vicini che sanno le cose di tutti? Sanno persino prima di te che a te succederà questo fatto. Sanno quando entri o esci dal palazzo, hanno un tabulato con l'orario e con quel che portavi in mano. E se entri con una persona, è finita. Subito parte il toto scommesse: chi è quello, chi è quella? Già immagino la scena: porto un amico, quelli cominciano a dire "Chi è quel tipo? Sarà il fratello, no un amico, anzi è il suo ragazzo." Ed entro sera si sarà diffusa la falsa voce che sei gay e ti porti a casa gli amichetti.

Infine, che dire di quei vicini che fanno i dispetti? Quelli che si fissano di essere in guerra col mondo, specie con te. E tu da un giorno con l'altro ti ritrovi briciole sul balcone - con annesse cagate di piccione -, gomma della bici bucata - o bici senza pezzi - o chissà cos'altro. Ma se succedesse a me di subire tali dispetti, io chiamerei la scientifica e pur di sgamare chi è il vicino dispettoso sarei disposto a prendere una laurea in criminologia. E poi però è bene che quel vicino scappi, perché parallelamente al corso di piccolo CSI, farei una bella infarinata di pugilato, così da complimentarmi dei simpatici "tiri birichini" che mi ha tirato per tempo.

28 giugno 2011

Perso


(leggi e ascolta)

Kim quella mattina si svegliò solo. Non ricordava come mai si trovava là e ne tantomeno dove era. Un quadro, davanti agli occhi, un letto su cui giaceva e una finestra da cui entrava uno spiraglio di sole. Osservò meglio, non era un ospedale, ma una camera d'albergo con tutte le suppellettili che si possono immaginare. Aveva una grande insicurezza nella testa, dettata da una profonda paura. Non gli era mai capitato prima d'ora una cosa del genere. Si levò dal letto e tolse la tenda per scorgere l'orizzonte. Uno skyline mai visto, uno di quelli che solo nei film più comuni puoi vedere. Lui era li. Si vestì di colpo, ma si sentiva come vuoto. La sua testa per quello che ne capiva, lo era abbastanza. Gli venivano un sacco di pensieri, di azioni non fatte e di parole non dette, ma nulla che lo aveva condotto là . Cominciò ad uscire dalla camera per sentire anche solo un odore, vedere un colore, un dettaglio che lo riportassero ad un ricordo. Non sapeva dove era. Aveva solo impressioni ma non emozioni. Sembrava che quel luogo non gli apparteneva, ma ci era arrivato in qualche modo. Il cuore era pieno di battiti ma se aveva un legame non era lì. Quello se lo ricordava. Uscì fuori, sentì la mancanza di una direzione, ma il suo cuore lo avrebbe portato a casa. Sarebbe stato un lungo ritorno.

che culo.

pensava fosse amore, invece era un infarto.

27 giugno 2011

Tutto quello che mi irrita #11: i bigotti. (il_cesco's post)

non sono mai stato una persona profondamente credente, benché venissi (venga ancora, sono vivi) da una famiglia cattolica, non estremamente cattolica, ma cattolica sì. a chi mi chiede: "come ti definisci" io rispondo "sono battezzato, ma mi definisco agnostico, perché battesimo e comunione sono sacramenti che non acquisisci secondo la tua volontà personale, ma secondo quella dei tuoi genitori". infatti non sono cresimato. e non vorrò cresimarmi, finché non troverò un valido motivo per farlo (matrimonio con la donna della mia vita che però è credente - ricordatevi: libertà di religione.)

ecco. fatta questa premessa, voglio dirvi una cosa: odio i bigotti. mi irritano proprio. non trovo alcun motivo per seguire per filo e per segno la dottrina della chiesa cattolica apostolica romana.
  • non trovo giusto che anzichè definirmi "essere umano libero" mi debba definire prima di tutto "cattolico"
  • non trovo giusto che mi dicano loro in cosa credere, ed "essere certi di diversi dogmi" (che questa frase è un po' un cane che si morde la coda, non trovate?)
  • non trovo giusto che debba essere sottomesso, dato che "i battezzati non appartengono più a se stessi, sono chiamati a essere obbedienti e sottomessi ai capi della chiesa", alla volontà di qualcuno. l'unica legge che rispetto (e neanche sempre, tra l'altro) è quella italiana.
  • non trovo giusto affermare che il male del mondo debba derivare per forza dal "peccato originale" che un tipo con una foglia di ficus e il culo di fuori, senza due costole (e non è d'annunzio) commise tempo addietro, forse, non si sa.
e tante altre cose.

io i bigotti non li sopporto proprio. gente che ti addita se la domenica non vai a messa o se dici che l'ultima confessione che hai fatto è quella di aver mangiato l'ultima crocchetta avanzata in frigo. gente che poi si concia piena di pellicce e gessatini nelle prime file delle assemblee cattoliche e si prende per mano. gente che predica alla stessa maniera della raid "l'astinenza è l'unica salvezza". gente che "l'omosessuale è malato di mente" ma il prete pedofilo "non si sa, va rieducato". gente che ...insomma, vabbè, avete capito. vi lascio con alcune battute, per sdrammatizzare il tono polemico.

(fonte: http://www.cattolico.info/catechismo)


una volta ero cattolico. poi sono stato operato alla retina e son tornato a vedere.

i bambini quando vengono battezzati piangono. acqua fredda? no, un semplice messaggio.

ascolto la musica rock. c'è anche quella cristiana. lì al posto di mangiare pipistrelli, si fanno la comunione.


non ancora ho acquisito la cresima. per farlo devo reprimermi ancora un po'.


non posso fidarmi di persone che si scagliano contro gli omosessuali e poi portano la gonna. ci vuole coerenza no?


detesto la pedofilia all'interno della chiesa. aspettate che diventino jailbait, cazzo.


non capisco i moralisti, e la loro mania autolesionista di dover leggere ciò che non compete loro. è come quando tuo fratello riceve una busta bianca e tu hai voglia di vedere cosa c'è
. non si fa, no.

ragionate: i cattolici (cristiani) sono definiti "pecorelle". che richiama alcuni atteggiamenti particolarmente "proni".


ed infine, ecco un video, a tema.


(george carlin è morto, ed è in un posto terribile pieno di vermi e insetti che gli divorano la carne. l'inferno? no. sottoterra.)

26 giugno 2011

el sonido de neruda

Tengo hambre de tu boca, de tu voz, de tu pelo
y por las calles voy sin nutrirme, callado,
no me sostiene el pan, el alba me desquicia,
busco el sonido líquido de tus pies en el día.

Ricordati che devi morire. (S)battute/18

Questo post è opera de il_cesco e di Michele_D

Investì ragazza: condannato. Questo è puntare sui giovani.

Giappone. Chiude la figlia nel microonde. Il difficile è stato inserire il ripieno.

Auto vola da cavalca via su A1. Cristo! L'avevo appena comprata!

Caserta, ucciso al termine di una partita di calcio: preso il presunto assassino. E' Beppe Signori.

Uomo ammazza moglie e si toglie la vita. Lavoro inutile.

Ragazzo egiziano muore tritato dall'elica di un motore, sfuggendo alla triste sorte di diventare "italiano".

E' morto Spiderman. Fa discutere il nuovo promo della Baygon.

Fratelli uccisi: padre sotto casa omicida, urlando. Un condomino lo blocca sul portone e riceve testata.

Cane corteggia cagnetta e viene ucciso a bastonate. Era un bastardo. E negro.

Agiamo in buona fede, tuttavia, se ci dovessero essere battute non "autentiche" vi invitiamo a segnalarle mandando una mail a crashtestbloggers@live.it 

25 giugno 2011

pensieri

Non avevamo considerato che l’amore, signori, si nutre di se stesso, che l’amore è mancanza e quindi ricerca, che l’amore – sempre, anche se è super, superamore, supereros – per essere amore deve esporsi al fallimento, deve rischiare la propria fine, deve correre il rischio di non essere amato...

considerazioni "comuniste".

è comodo essere umili e schivi, in seta e cashmere.

24 giugno 2011

American House


Spesso gli usi&costumi donano ad un posto, una citta' o uno stato la sua bellezza. Che per chi ci abita sono cose normali, ma che per chi non le vive come cose comuni sono portatrici di un fascino incontrollato.

Non e' molto grande. Comoda potrebbe dire qualcuno. Ma qualcosa di personale, per come e', quando ti affezioni, poco importa come la "vedano" gli altri. Se per webcam, per telefono o semplicemente per sentito dire. Non ha grandi spazi ma comodi angoli dove poter vivere un pezzo della giornata. Per quanto ci abito, la trovo buona! Ha tutto, una comoda cucina di quelle a piastra, un buon forno a microonde e un buon frigo. Piccolo ma buono.
Ha il letto matrimoniale, nel muro. Qualcuno ha riso, qualcuno ha sorriso e qualcuno mi ha biasimato. Fa niente, nessuno di loro sa la comodita' che ha, come un cassetto. Che quando lo chiudi lo trovi praticamemte come lo hai lasciato. E poi quando devi dormire, apri e buonanotte. Ha tutto, un comodo armadio molto piu' grande di quando immaginavo, tanto da occuparne solo un terzo. Non manca niente in casa, e quello che non c'e' si puo' acquistare nei tanti negozi in strada.
Aspetta una cosa manca...la lavatrice. La lavanderia, in America cosi' comune, si trova in tutte le case al piano piu' basso. Anche io la possiedo ma in comune con gli altri. In comode monete da 25cent.

Ma di questo ne parlero' in un altro post...non mi resta che chiudere il pc per conoscere altri cliches americani.

23 giugno 2011

tragedie greche.


ragazzi non so come dirvelo. sono in lutto. clooney e la canalis si sono lasciati. un episodio che più drammatico di questo c'è solo indossare un paio di mutande senza elastico (ed è drammatico, fidatevi). ora clooney si ubriacherà di martini e passerà le notti a bere nespresso, sperando che dio gli faccia piovere in casa, o che gli caschi - per pulsione autodistruttiva - un auto o un divano in testa. la canalis, beh, la canalis rimarrà sempre la canalis, nel bene ma - soprattutto - nel male.


22 giugno 2011

I temi di maturità

Io consiglio ai maturandi di non ascoltare mai le ipotesi di temi dette dai giornalisti e di non affidarsi mai ai temi classici.

Quest'anno hanno ipotizzato come temi i 150 anni dell'unità d'Italia, Fukushima o altri temi. Nulla di più sbagliato, ovviamente. Ogni anno ci ricadono nelle stesse teorie puntualmente smentite.

Tra l'altro io fino al 1999 quando vedevo i titoli dei temi, iniziavo ad avere un misto di sudorazione e pensavo - ecco se becco questo tema, sono fottuto. Dal il 2001 invece penso sempre "Se facevo l'esame quest'anno ero fottuto, meno male che ho già finito. E nel 2000? Nel 2000 non so com'è ma sono riuscito a fare un tema decente. Quell'anno è stato l'anno d'oro dei temi, ho preso il mio unico 8 in un tema di storia - il dopo guerra - ed l'unico 7 in un tema d'italiano.

Che poi io ho sempre odiato i temi, scrivere su un argomento imposto da qualcuno. E' strano forse per un blogger, ma forse no, perché in un blog il tema me lo scelgo io e non c'è la prof che arriva con la penna rossa a sottolineare gli errori e dare un voto che spesso è soggettivo. Perché se io scrivo un pezzo di tendenza sinistra e ho la sfortuna nera di beccare uno dei pochi professori di destra, sono di nuovo fottuto. Poi andava scritto in brutta e riscritto in bella, che pizza. Per la cronaca mi diedero 11 punti su 15 al tema d'italiano, io speravo almeno in un 12, ma va bene così.

Tutto quello che mi irrita_#10: i msg senza risposta. (Michele_DVersion)

Non voglio essere polemico, ma odio i messaggi senza risposta. E non alludo solo a quelli scritti per SMS, che costano, e che dovuti i tempi puo' capitare di non avere soldi sul cellulare, ma quelli di Facebook, Skype e derivati. Quelli no, non li paghi.
Abituato a rispondere a tutti, ed anche se sto facendo tardi (come spesso capita) o me la sto facendo addosso (non capita, trattengo), cerco di chiudere la conversazione e fare quel che devo. Vabbe' dipende spesso da chi sta dall'altra parte (il genere maschile non si offenda!). Molti pero' non hanno la stessa delicatezza, anzi se li contatti e sono occupati, "sti cazzi" puoi anche aspettare!
Sono, di solito, gli stessi che quando hanno bisogno di te, ti tartassano di telefonate e messaggi, letteralmante placcandoti, che quasi sfinito finisci per soddisfare le loro esigenze.
Sono gli stessi che una volta fatti i loro compiti non senti per tempo, riapparendo a tratti e cominciando la conversazione cosi'.
- Ehi, ciao come va? Non ti sei fatto sentire per niente!

. . .Mah!?!
Corona si pente dopo l'arresto di Lele Mora: "Non gli sono stato abbastanza vicino." Dai Fabri, non essere così duro con te stesso. Vicino, sotto, sopra, che differenza fa?

21 giugno 2011

calma e sangue freddo.


accidempolina. perdindirindina. caspita. cavoli. porca paletta. mannaggia la merla. cristoforo colombo. mannaggia la pupazza. diobbuòno. accidenti, accidenti, accidenti.

dovrei mantenere più spesso la calma, credo.



20 giugno 2011

lines. (un post "sgradito")


"nasci libero, muori libero". parliamone. il cordone ombelicale è il primo esempio di guinzaglio, secondo me. e il pannolone o le prostatiti non è che ti rendano poi così indipendenti.

"non vale la pena avere la libertà se questo non implica la libertà di sbagliare" disse gandhi. per questo alla mia ragazza se la chiamavo con un altro nome, non se la sarebbe dovuta prendere.

"la mia libertà finisce dove comincia la vostra". no, quella è la proprietà privata, amico.

"la vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire", teste di cazzo.

"quello che davvero mi interessa è se dio, quando creò il mondo, aveva scelta". non lo so, albert, ma comunque ringrazia il tipo per averci inondato di disgrazie.

"soltanto chi rischia è libero" ha detto il papa riguardo all'uso del condom.

"la verità vi renderà liberi". è scritto sul libro più venduto ma mai letto dal mondo (e ci sarà un perché) che ha indottrinato (liberamente) miliardi di persone e chissà che non abbia convertito anche qualche bradipo. ma liberamente.

"la libertà è partecipazione". devi solo vedere se ti fanno partecipare.

(questo è un blog libero. solo lo spam non è gradito. ma "la spam" sì.)

19 giugno 2011

The cat(echism) is on the table. (S)battute/17


Questo post è opera de il_cesco e di Michele_D

I vizi capitali al pari delle virtù, derivano dalla ripetizione di azioni che formano nel soggetto che le compie diverse inclinazioni: una sorta di "abito morale" per la persona. Comodamente nella versione nera, rossa o bianca con scarpe Prada.

Gli accessori verranno presentati nella nuova collezione PITTI Uomo. Etero.

Ma quali sono i peccati capitali? Ve li ricordate tutti senza guardare su Wikipedia? Sicuri? Gardate che vi vedono dall'alto! Noi sì.

Superbia

La superbia è considerato il peggiore dei sette vizi, in quanto è il peccato di cui si sono macchiati Adamo ed Eva. Dovevano stare più attenti agli schizzi.

Alcuni esponenti attuali della nostra società, invece, hanno definito la superbia come "il peccato migliore degli ultimi 150 anni, mi consenta".

Avarizia

"L'avarizia è la scarsa disponibilità a spendere e a donare ciò che si possiede." Per cui, datela.

I Buddhisti credono che l'avarizia sia basata su una scorretta associazione tra benessere materiale e felicità. Fuck you, Buddah!

Lussuria

La lussuria è l'abbandono al piacere sessuale. Quest'estate, abbandonati.

Il 6° e il 9° comandamento parlano della lussuria. Ma non crediamo ai messaggi subliminali.

Invidia

L'invidia è considerata l'opposto della superbia, dalla superbia stessa.

Alla base dell'invidia c'è, generalmente, la disistima e l'incapacità di vedere le cose e gli altri prescindendo da sé stessi. E un fazzoletto verde al collo.

Gola

La gola è il desiderio di ingurgitare più di quanto l'individuo necessita. Moana Pozzi ne sa qualcosa.

I simboli che rappresentano la gola sono il maiale e il colore arancione. Giuliano Ferrara.

Oddio. "Cavallo goloso".

Ira

L'ira è uno stato psichico alterato capace di rimuovere alcuni dei freni inibitori. Nonché una delle lettere del nome di Attila.

la Bibbia contiene numerosi riferimenti all'Ira. Come quella volta che c'erano morti e acqua e arche, ma nessun uomo incazzato.

Ah, ok, era a fin di bene.

Accidia

L'accidia è l'avversione ad operare mista a noia ed indifferenza. "E' per questo che siete la peggiore Italia!"

Molto spesso si confonde con l'ozio. Che è il padre dei vizi. O l'ozio.

Agiamo in buona fede, tuttavia, se ci dovessero essere battute non "autentiche" vi invitiamo a segnalarle mandando una mail a crashtestbloggers@live.it

18 giugno 2011

Lettera a .....




Cara (inserite un nome, anche unoacaso)

...nelle mani hai una lettera mai-scritta e forse solo pensata nelle ore di silenzio. In quei momenti in cui guardavo qualcosa che mi ricordava te. Qualsiasi cosa. Ora so che, forse stai sorridendo e forse aspetti qualcosa che in queste parole non troverai, per quello poco prima detto. Puo' darsi che stai scuotendo la testa, come per dire "non ci hai azzaccato!" e se pure fosse, ci ho provato. Anche solo per un attimo a immaginarti. Con i tuoi movimenti, i tuoi sguardi, i tuoi sorrisi che ti rendono unica.
Probabilmente non avrai il tempo per fermarti a guardare ed a pensare su parole inesistenti, perche' non-scritte. Cestinerai questa,immaginando un'altra cavolata, e poi penserai bene di lasciare un commento a quel link che ti e' piaciuto tanto.
Forse per questo, non ho mai scritto questa lettera, sarebbe stata un'ennesima perdita di parole pensate e mai-scritte.


17 giugno 2011

American Market


Qualche post fa vi ho parlato delle grandi dimensioni dello spazio. E di come ogni "buon americano" si impegni a riempirlo. Con grandi edifici, grandi case, grandi parchi, grandi strade, grandi automobili e grandi corpi. I loro. Sappiamo tutti come l'obesita', in America, sia un problema grande, quanto loro. Fino a qualche tempo fa mi chedevo come mai, ma nel momento in cui sono entrato in un comunissimo market, ho risolto tutti i miei dubbi. La risposta era la piu' logica di tutte, per essere cosi' grossi bisogna consumare mega-porzioni di cibo, che sono le uniche che trovi.
Vi faccio qualche esempio. Il latte, alimento molto comune, viene venduto in "lattine" da un gallone, cioe' circa quattro litri, o da mezzo gallone. Senza contare l'infinita varieta' a cui si aggiunge quello al cioccolato o alla vaniglia delle stesse dimensioni.
Potrei continuare, la carne, di largo consumo la vendono in "comode" porzioni da 500gr, in su. Qualsiasi tipo di carne.
Senza dubbio, con lo spazio che hanno a disposizione, sicuramente non finiscono schiacciati.

Uscito, tornai verso casa, con qualche dubbio in meno qualche kilo di spesa in piu', alla ricerca di altri cliche della realta' americana.

16 giugno 2011

Ed ora cosa ci faccio con l'uranio



Ecco lo sapevo, è passato il sì. Io mi ero comprato un quintale d'uranio, ora non me lo compra nessuno, devo trovare il modo di riutilizzarlo. Idee?

Dunque, magari ci faccio delle torce. Massì delle torce in cui la barra fa da luce perenne, una bella luce verde. Ecco, consiglio di armeggiarle con guanti di titanio, ma per il resto è una figa. Ah, non fatela cadere a terra, provochereste un bel casino.

Altrimenti, potrei metterla nell'auto. Smetto di fare benzina per 3 anni con una bella barrettina. Spero solo che nessuno mi venga addosso, poi il fungo mi rovinerebbe il colore dell'auto. Ma anche no, l'auto mia è verde, l'uranio è verde, direi perfetto.

Vi serve uno scaldabagno? Ve lo do io, con una bella barra potete anche non attaccarlo alla corrente per 4 anni. Occhio solo a dosare l'acqua calda con quella fredda, onde evitare scottature. Anche per l'abbronzatura, vi fornisco di lampada nucleare. Vi verrà una tintarella da fare invidia a Carlo Conti.

Infine oggi mi ha contattato un distinto signore iraniano, quel brav'uomo col pizzetto. Dice che gli serve per non so cosa, boh ha parlato di Israele. Parlando in arabo non ho capito molto, però mi ha mostrato tanti soldi, il resto chissenefrega :-D

16 agosto 2008.


io e te, ed una spiaggia. due amici. due eclissi fa. bottiglie di birra, qualche cicca, uno spugnone in due ed una strabiliante luna rossa. il tempo passa, però a quanto pare, le cose si ripropongono.

15 giugno 2011

considerazioni "postume".

ok, ora la gioia è passata, quorum qui, quorum là, quorum sù, quorum giù. perché non ho scritto prima un post? semplice: ho una vita da vivere io, e poi mi si erano addormentate le falangette dei medi, sicché non solo non riuscivo a scrivere, ma mi era difficile sfanculare anche le persone. poco male: potere dello smadonnamento on.

comunque, ero in un posto per la cura dello spirito (il cesso) è mi è venuta in mente una cosa: fare referendum inquina. soprattutto se si vince. pensate a le diverse migliaia di metri cubi di liquidi seminali di tutta la gente che ha goduto. e riflettete. altro che nucleare. credo che ci sia così tanto seme disperso da aver scongiurato la nascita di una nuova cina. e per questo ve ne siamo grati. ma inquina, cavolo. 

non mi sorprenderebbe se arrivasse il problema mucillagine da un momento all'altro, dalle parti mie.

(1, 2, 3, aspetto i moralisti.)

14 giugno 2011

Tutto quello che mi irrita #9 alle elezioni

Da scrutatore incrocio ogni tipo di elettore. E se la maggior parte degli elettori sono persone che mi sorridono o che comunque capiscono e rispettano il mio lavoro, esistono delle categorie di elettori che vorresti prendere a sberle.

1 I maleducati che non salutano: ciccio non sono il tuo schiavetto, l'educazione sarebbe bene.
2 Quelli che si sfogano su te pensando che tu sia un politico, colui che organizza le votazioni o qualunque altra carica con poteri. Noi siamo semplici scrutatori, seguiamo le regole dettate dall'alto.
3 Quelli che non sanno piegare le schede, anche se votano a decenni.
4 Quelli che fanno domande assurde tipo "Ma al referendum come si vota? Si barra la casella? Come si vota? Ecc.
5 Quelli che vogliono portarsi via le matite copiative, se tutti fanno così poi finiscono in un lampo.
6 Quelli cui se vuoi ritirare le schede, quando ci sono le urne, dicono "Le so mettere da solo" e poi sbagliano il colore.
7 Quelli che presentano ogni sorta di lamentela solo per spaccare le balle.
8 Quelli che arrivano un minuto prima la chiusura del seggio e poi magari stanno ore per decidere.

Suspicious



Non era geloso! e che forse non capiva la situazione. Era incontrollabile il modo in cui valutava le situazioni. La lontananza lo snervava. Ogni gesto, ogni movimento era indice di qualcosa di sospettoso, di fortemente sospettoso. Al punto di non fidarsi di Nessuno. E non solo di lui.
Era stupido da parte sua, molti dicevano, ma era questo che lo snervava. Essere giudicato senza che gli altri capissero i motivi. Era impossibile, diceva la sua testa, ma un presentimento seppur stranissimo, balenava nella mente...

Perche' gli ho prestato la mia macchina?

13 giugno 2011

attenziò.

avvertenza. questo post potrebbe risultare disgustoso: se proseguite, potreste ritenervi persone orribili, ma non necessariamente più di quanto possa esserlo sallusti, da solo.

avvertenza. questo post potrebbe risultare banale: se proseguite, potreste sentirvi inutili, ma non necessariamente più di quanto possa esserlo francesca cipriani, da sola (sole).

avvertenza. questo post potrebbe risultare traumatizzante: se proseguite, potreste ritenervi masochisti, ma non necessariamente più di quanto possa esserlo chi ascolta radio maria.

avvertenza. questo post potrebbe risultare corto: se proseguite, potreste ritenervi insoddisfatti, ma non necessariamente più di quanto possa esserlo chi mangia macrobiotico al ristorante, e poi deve sborsare 35 euro per due sedani senza olio, crudi, of course.

sapete? per un periodo mi sono frequentato con una ragazza, bellissima, anzi dai, carina. ché a volte, dovete saperlo, è meglio essere "carini" che "belli". il "carino" è più discreto.

era carinissima, ma aveva un unico difetto: era molto nervosa, e perciò, al fine di scaricare questo maledetto nervosismo, si mangiava le unghie. dei piedi. altrui.

le tagliava e poi le immagazzinava in delle bustine, che poi utilizzava come condimento sulla pasta. i residui, invece, erano un succedaneo dell'ariosto.

al mondo ci sono persone strane.

(ve lo avevo detto, nei disclaimer.)

12 giugno 2011

404 Title not found. (S)battute/16

Questo post è opera de il_cesco e di Michele_D

Google dedica il logo a Les Paul trasformandolo in chitarra. Chissà che succederà al compleanno di Rocco Siffredi.

Mai dire Facebook e Twitter in Francia. Conduce il mago Des Forêts e la Jalappais.

Il traffico su Internet: entro il 2015 sarà il quadruplo di adesso. Incredibile la diffusione di 'sto porno!

Il traffico su internet quadruplicato. E le nostre diottrie a metà.

Nel frattempo, nuovo attacco informatico contro "Sony". "Ah, a che piano, signò?"

Google denuncia il tentativo di violazione di centinaia di caselle di posta elettronica da parte della Cina. Tutte minorenni.

I giornali su Ipad si leggono gratis. Devi solo spendere 800 euro prima.

Skype fuoriuso appena dopo l'acquisizione di Microsoft. E' il vento del cambiamento.

"Skype è down" ha detto un mio amico. Non capisco tutto questo accanimento.



Fatevi una stramaledetta risata, dai.

Agiamo in buona fede, tuttavia, se ci dovessero essere battute non "autentiche" vi invitiamo a segnalarle mandando una mail a crashtestbloggers@live.it 

10 giugno 2011

poetico. (un post "sensibile").

accadono avvenimenti che ti portano a dissentire da ciò che ti sta capitando, e che non vorresti capitasse ma, perbacco, è così.

succede poi che i conflitti di personalità si sommano a quelli esteriori, e quindi in un "pout pourri" emozionale sei preso dallo sconforto.

infine, capita che ambisci a qualcosa ma poi la tua strada viene bloccata da "agenti esterni", che ostacolano il tuo seppur nobile, tuttavia irraggiungibile, fine.

attimi in cui ti chiedi: esiste il fato? è tutto frutto di qualcosa già scritto? sono le stelle? è dio? non lo so.

è in quel momenti che te la senti proprio in culo.


9 giugno 2011

Estate?

Va bene che astronomicamente parlando l'estate inizierà tra dieci giorni suppergiù, ma da che mi ricordo io, in questo periodo faceva sempre sole e caldo, tanto caldo.
Beata la saggezza popolare e i detti delle nonne, non ci sono più le mezze stagioni!
Vero è che c'è sempre un motivo per lamentarsi: se fa freddo è freddo polare, se fa caldo è estate torrida, se piove è un'alluvione. E c'è sempre un qualche record da battere, poco importa che lo si sia già battuto l'anno prima, si fa sempre riferimento a eventi del passato remoto.
Orsù, non lamentiamoci e prendiamo il tempo come viene: vi regalo come consolazione un po' di sole da giardino.

14/52 - Sole tra le foglie

American Cafe'



Spesso gli usi&costumi donano ad un posto, una citta' o uno stato la sua bellezza. Che per chi ci abita sono cose normali, ma che per chi non le vive come cose comuni sono portatrici di un fascino incontrollato.


Mi trovavo alla ricerca di un posto che mi desse l'opportunita' di prendere un caffe'. Ma non un espresso come da noi, un "beverone", come ho deciso di chiamare quel bicchiere di plastica/carta, che comunente vediamo nei film d'oltreoceano. Il primo posto che mi viene in mente e' Starbucks. Allora chiedendo informazioni e camminando lungo la direzione indacatami, un po' a senso un po' a fortuna, arrivai alla destinazione. Da fuori, sinceramente lo immaginavo diverso, si presentava molto semplice dal gusto molto pacato. Entrai per prendere cio' che mi desiderava. Aperta la porta vidi che la mia idea era condivisa da un po' di giovani. Non erano soli ma ognuno aveva vicino il pc, qualche libro e un bicchiere di caffe', lungo. Qualcuno scriveva, qualcuno pensava e qualcun altro chiacchierava e rideva con gli amici. Piacevoli modi di trovare la propria serenita'. Era strano come queste cose viste solo nei film, e pensavo rimanessero tali, potessero raccontare un pezzo della realta' americana.

Certo fu che caddi nella tentazione di comprare un cappuccino. Aprii il mio laptop e mi misi a scrivere un pezzo (quello che state leggendo), con quel cappuccino.
Si sarebbe sicuramemte ultimato prima che la bevanda fosse finita.
Cosi' fu.

Chiusi il pc, finii la bevanda continuai con il mio a passo a scoprire altri tratti della realta' americana.

8 giugno 2011

Maratone.

Rincorrimi ancora come quella volta sulla spiaggia che non abbiamo mai raggiunto per colpe che non dipendevano da noi. Prendimi di nuovo come quella notte di cui non ricordo più nulla per i nostri vizi troppo pronunciati. Guardami fisso come quando la vita aveva un senso che credevamo di aver trovato una volta per tutte e ci sentivamo i migliori del mondo. Prendimi a schiaffi come quella volta che non l'hai fatto, ma io il dolore l'ho sentito ancora più forte. Urlami contro come quando giocavamo nei parchi a nascondino, senza nasconderci mai. Perché noi eravamo più belli degli altri, ma la bellezza, si sa, è effimera e noi siamo un sacco invecchiati.
Io corro da sola per non perdere mai l'allenamento, arrivasse qualcuno, non si sa mai. Io mi prendo a schiaffi da sola, perché sono decisamente meglio da donna vissuta. Mi urlo addosso, mi riempio di grida e risate senza abbandonare mai il vizio che si è decisamente estrinsecato. Perché alla fine è utile e poi io non sto così male con le vene pronunciate del petto.
Conosco un sacco di gente che mi sopporta, questo è rincuorante. Intanto, ricordo momenti di felicità perché non mi fanno stare più male, spero solo che le occhiaie non mi abbandonino mai, cosìcché io possa sempre ricordarmi tutto il male del bene e tutto il bene del male.
Fra un po' è il mio compleanno e solo allora mi sarà concesso esprimere un desiderio. Forse so già cosa pensare al soffio della candelina. Poi bisogna vedere se la candelina ci sarà, ma alla fine sono cose simboliche. Un desiderio ce l'ho. Non il tuo. Un altro.
Ma io vorrei tanto sapere perché non posso limitarmi a compiere i miei 22 anni in santa, santissima pace?
I vizi.
Maledizione.

Tutto quello che mi irrita #8 i permalosi

Premessa, io stesso sono permaloso, se mi si dice qualcosa che non accetto, reagisco di scatto. Ma io o me le tengo per me e poi la cosa finisce senza conseguenze o ti rispondo in faccia. Comunque poi in 5 10 minuti, massimo un'ora se proprio me la fai grossa, digerisco tutto.

Invece io non sopporto quelle persone con cui devi preparare il discorso come se fossi il politico. Soppesare bene le parole, perché se sbagli o se quella parola ha un doppio significato, tra cui uno che è negativo, quella persona capirà quello negativo. Eh già, perché questi permalosi pensano che tu sia lì a divertirti ad insultarlo, usando magari chissà che giri di parole.

Allora poi cosa succede? I permalosi o reagiscono subito di scatto come me, o cercano di capire che sono permalosi e quindi contano fino a 100 prima di dire qualcosa. Fin qui va ancora bene. Però ci sono quelli che oltre ad arrabbiarsi, poi ti tengono quel cazzo di musone e non proferiscono verbo, come a voler sottolineare che se la sono presa.

Poi se tu chiedi se ci sono problemi, poche volte cedono. Anche dopo ore di muso ti dicono "No, tutto a posto" e intanto pensano le peggio cose su di te. Poi ci sono quelli che davanti sembrano tranquilli, poi però sparlano di te. Magari io dico una cosa che sembra una frase innocua, lui/lei capisce tuttaltro e riferisce tuttaltro ancora alle tue spalle, facendoti passare per il premio nobel di bastardite e stronzaggine.

Ai permalosi mi vien da dire ciò: anche io sono come voi, ma io ho imparato a capire che non c'è il mondo contro di noi, che qualche volta possiamo tenere. Se poi dovete sbottare, come ogni tanto faccio io stesso, fatelo in faccia, sennò oltre che permalosi diventate pure codardi che non sanno dire le cose in faccia.

Io da oggi non preparo più discorsi prima, se ti fidi di me, metti da parte la tua permalosità e ti fidi. Se non ti fidi, fai come ti pare, non posso passare la vita facendo attenzione o a giustificarmi per cose non dette.

dottore, mi serve un dottore medico.

il medico mi ha detto che non sto bene. ho la pressione alta, però in compenso, dove sono io, non piove mai. mi ha prescritto delle pasticche con un nome strano, ma ancor di più ha detto che mi renderebbe depresso (e così tra alta pressione e depressione va a finire che farà brutto tempo) il fatto che abbia carenza di affetto. perciò ho tagliato tanto prosciutto e l'ho mangiato. il medico, non il prosciutto. mi è rimasto sullo stomaco, e perciò prima che la bile entrasse in azione completamente ho pensato di rivomitare una ricetta firmata per un buon farmaco contro il reflusso. ora comunque so come si sente una matrioska: è più o meno l'analoga sensazione di un tacchino americano il 4 luglio.

ho deciso poi che avrei dovuto fare qualcosa. ho costruito un bel puzzle, e ne vado fiero, ho pitturato la staccionata di casa mia, poi ho scritto una mail ad un amico che non sentivo da tempo...e poi ho sentito il mio medico strigermi per l'esofago. mi sono ricordato di lui.

quindi mi sono recato in una di quelle aziende parasanitarie gestite dal governo americano, la farma-cia, e ho dato la ricetta a chi di competenza. "mi dia il suo codice", mi ha detto una graziosa signorina in camice bianco con spilletta. "cavolo, qui fanno sul serio, sono davvero delle spie", ho pensato. le ho risposto: "non ho la parola d'ordine". "coglione, la tessera sanitaria con il codice fiscale".

ora era tutto più chiaro. troppo. perciò ho chiesto di abbassare le luci che erano troppo forti. luci così forti che credo abbiano preso gli steroidi vegetali che loro vendono ad un prezzo competitivo. unica controindicazione: cambiamenti di umore fantastici! ma che poi sono una depressione.

comunque ho preso il farmaco, per la pressione (e anche per quello che verrà postssione). 20 compresse da assumere per via orale. per evitare che caschino in testa al mio medico e diano fastidio (poverino è ancora dentro il mio stomaco) le ho ingurgitate sdraiato su un fianco.

comunque, non vorrei essere nei panni del mio medico quando si renderà conto che dovrà essere cagato. lì dirà "ho visto la luce", ma non credo che propriamente, possa definirsi "paradiso", quello che vedrà.

6 giugno 2011

Piziavventura

Domenica pomeriggio a zonzo sui colli a bordo del carro solare di Apollo (leggi: scooter).
Il tempo non è dei migliori, siamo partiti col sole e un po' alla volta si è rannuvolato. Stavamo tornando verso casa, ma pur sempre persi in una strada nel nulla tra i boschi. Qui, non in città, non vicino a una qualsiasi parvenza di abitazione, restiamo con una gomma a terra.
Chiamo in soccorso l'OF che ovviamente non è a portata di mano. Mamy seppure più vicina non ha i mezzi per aiutarci.
Apollo mi lascia a bordo strada a fare la guardia al mezzo mentre lui si sarebbe diretto verso casa di un amico cowboy che avevamo da poco superato: "poco" su due ruote ad almeno 60 km orari, in discesa equivale a "molto" se a piedi e in salita.
Me ne sto a twittare nella speranza di un soccorso, sai mai che le nuove tecnologie funzionino davvero, quando si ferma un'auto: subito pensavo mi stessero prendendo per i fondelli dato che il guidatore é passato ridendo. Poi lo vedo fare marcia indietro: mi chiede se sono insieme al ragazzo che ha appena accompagnato da Nike, gaudio e tripudio, Apollo é arrivato dall'unico in zona che forse ci può aiutare!
I tre moschettieri, Apollo, Nike e Ciuchino arrivano armati di micro compressore: gomma gonfiata, ma un inquietante soffio esce dalla valvola. Sappiamo già per pregresse esperienze che ci toccherà farcela a piedi, elemosinando un accendisigari alle auto di passaggio per gonfiare la gomma di tanto in tanto.
Cominciamo la discesa, Apollo con lo scooter al traino, io con i caschi sottobraccio come Baby i cocomeri in Dirty Dancing. Dopo un tot sentiamo un clacson insolente dietro di noi e incredibile ma vero è l'OF che grazie il mio sos-gps ci ha raggiunti. Sento spuntare un moto di ammirazione per le nuove tecnologie. Una diagnosi veloce quanto drastica toglie ogni speranza di non farci tutta la strada a piedi.
Chiamiamo gli olimpici genitori perché vengano a recuperarci a valle e, gambe in spalla, proseguiamo la passeggiata.
Nel frattempo comincio a ricevere messaggi di supporto via Twitter e Faccialibro, seppur misera è stata una piacevole consolazione!
L'epilogo é presto detto: arriviamo al distributore con meccanico annesso, chiamiamo il titolare, depositiamo le chiavi del mezzo e torniamo a casa sani e salvi giusto prima della pioggia.

Recupero l'appuntamento fotografico settimanale, i compiti per casa li svolgo puntualmente ma non ho mai tempo di postarli: abbiate pietà di questa povera Pizia oberata dai vaticini!


13/52 - Rosso rubino

drin.

io non capisco come mai mi possa ritrovare ogni volta, nonostante sia abituato a programmare tutto, con l'acqua alla gola. ho da consegnare un progetto, entro domani, e tutto sembra ruotare intorno a me. mi sento molto "atlante" e, come "pollon" (ve lo ricordate il cartone animato?) non c'è qualcuno che regga il tutto anche solo per dieci minuti al posto mio? (evidentemente - silenzio - no).

[...]

dannazione. il telefono. io mi domando sempre che cosa spinga la wind a dirti che ti hanno scalato i soldi. cheppòi prima lo fanno, e poi te lo dicono: sono come i mariuòli che ti chiamano e ti dicono "grazie per essere un pollo spennato". non lo fanno! perciò non capisco.

poi non capisco le promozioni, non ne voglio, non-ne-vo-glio. se volessi me le cercherei da solo. questa poi assurda pratica "dell'inviare un messaggio al *numerochenonricordo* con scritto *parolachenonricordo* mi dà alquanto ai nervi.

[...]

ancora il telefono. si fa risentire questo. sono secoli che non chiama, e a stento mi saluta. mi domando cosa voglia, non credo che sia stato, come dice lui "perché era un po' che non ci sentiamo". da piccolo ero un grande amicone suo, un fratello, ora una beneamata cippa. forse è colpa mia. forse no.

[...]

ora-giuro-che-do-di-matto. ("do di": che bel suono.) pure numeri che non conosco. rispondo? non rispondo? esito. rispondo.

pronto?

(pausa)

...ciao!

(pausa)

no, non disturbi, figurati, è che...non me l'aspettavo, se devo essere sincero.

(pausa un po' più lunga)

certo. certo. guarda, tra mezz'ora in centro?

(pausa)

perché no? allora a dopo.

una cosa non avevo considerato: non tutti i cellulari vengono per nuocere, evidentemente. il lavoro? c'è tempo stasera, c'ho una vita da vivere, io.

(nulla è vero in questo racconto, boys&girls.)

5 giugno 2011

Cerca con Google. Mi sento fortunato. (S)battute/15

Questo post è opera de il_cesco e di Michele_D
 

Fiat: Marchionne, non c'è ostilità verso Confindustria. "E'che non apprezzano la mia camicia celeste".

Screzi tra il Sindaco di Milano e il Governatore della Puglia. Pisapia: "Tutto risolto, ho sentito Vendola". Poi si è girato.
Sarah: difesa Sabrina chiede confronto. Vuole sentire quello che dirà Studio Aperto su di lei.

Scomesse, truccate 3 gare di serie A. Come delle troie.

"Vogue rivaluta le maggiorate". Forme "generose", "procaci", "burrose" e altre espressioni che la patta dei vostri pantaloni difficilmente reggerà.

Vogue vuole le maggiorate. E non solo lui.

"La cultura contemporanea è segnata dall'individualismo. Bisogna testimoniare valori morali" ha detto il Capo dell'Istituzione con diversi casi di pedofilia insabbiati.

Carabiniere morto in Afghanistan: credeva nella divisa. E alle favole.


Agiamo in buona fede, tuttavia, se ci dovessero essere battute non "autentiche" vi invitiamo a segnalarle mandando una mail a crashtestbloggers@live.it  

4 giugno 2011

Compleanni & Concorsi.


Oggi Aprovadicrash compie un anno. E per segnalarvelo, ci siamo cascati pure noi: abbiamo indetto un "concorso"...cliccate sul banner per maggiori informazioni e accorrete numerosi!

3 giugno 2011

American Space




Spesso gli usi&costumi donano ad un posto, una citta' o uno stato la sua bellezza. Che per chi ci abita sono cose normali, ma che per chi non le vive come cose comuni sono portatrici di un fascino incontrollato.

La prima cosa che ti colpisce dell'America e' l'immensita' dello spazio. E di come loro si impegnano a riempirlo. Questo, agli occhi di un europeo e ancor di piu' di un italiano, da una strana impressione. Che a parole risulterebbe difficile da spiegare, ma spero di riuscirci come meglio posso.

Era mattina inoltrata quando misi il primo piede fuori casa, la sera prima eravamo arrivati molto tardi, quindi il sole alto gia' da un pezzo illuminava completamente il cielo e la grandissima quantita' di verde intorno. La grandezza di spazio e il colore brillante dell'erba appena tagliata dava un senso di benessere e di relax. Uscito fuori mi venne voglia di vedere se era tutto simile o se solo intorno a me poteva esserci quello che vedevo. Attraversai due o tre strade, arrivando quasi al parco. Altro verde. Immenso verde, curato e mai sporco.

Spero che l'immaginazione riesca ad accompagnare gli occhi di chi e' gia' stato o quella di chi non e' mai giunto ed ora prova a figurarselo di fronte a se.

Non potevo credere che cosi' tanto spazio fosse stato usato non solo per poterci abitare ma anche per poter vivere e respirare. Guardavo chi era li a goderne: correndo, passeggiando, giocando. O semplicemente, come me, stando fermo ad osservare quello che aveva dinanzi a se. Insieme a qualche urlo, a qualche guaito, a qualche cinquettio e al silezioso respiro della natura.

Mi girai e tornai verso casa, pronto a scoprire altri posti della realta' americana.

avviso ai naviganti.


io mi sono innamorato. non ridete sennò vi taglio le palle.
sì è proprio così. mi sono innamorato. il bello è che non so chi sia, ossia quale sia il suo nome, l'ho vista solo una volta, in una copisteria e so che è di avezzano, e studia a chieti, beni culturali.

la tipica ragazza della porta accanto. ma se è "tipica", perché cazzo non riesco a levarmela dalla testa?
era un po' che non mi succedeva, questo cazzo di giramento di capa, e boh, forse sono regredito all'adolescenza. o forse dovrei piantarla con l'oppio.

(scherzi a parte, confidando nella teoria dei sei gradi di separazione, se per caso dovessi leggere questo post, contatattami, manda un piccione viaggiatore, una mail, un commento qui sotto, un messaggio telepatico, ma contattami. ovviamente ciò vale anche per chi potesse conoscerla. )

2 giugno 2011

Meglio la Repvbblica!



"Non mi sono mai affezionato alle feste...degli altri. Alle mie, un po', si. Auguri Repubblica"
Buffalo NY, June 2nd 2011

si vota per 4. e non per 3.

se il nucleare dovesse essere bocciato (dai referendum, si intende), ecco la nuova idea per commerciare barre d'uranio: vibratori fluorescenti.

altrimenti potranno riciclarle come comparse nella sigla dei simpson.

nota: ricordatevi anche degli altri tre quesiti. due sull'acqua pubblica: così il tipo che sull'autubus tiene il braccino alzato e vi delizia con i suoi effluvi non avrà più scusanti; uno sul legittimo impedimento, che non è il modo in cui qualche cafone chiama la patta dei pantaloni, ma è semplicemente qualcosa di forse più disgustoso.

Sì, sì, sì, sì.

(oggi è la festa della repubblica. ricordatevelo.)

1 giugno 2011

sono una persona. davvero.


sono una persona onesta. onestamente di certi soggetti non me ne frega un cazzo.

sono una persona buona. anche se non voglio che nessun esercito di cannibali faccia di me il suo rancio.

sono una persona paziente. e non sollevate obiezioni, sennò vi sgozzo.

sono una persona tollerante, brutti stronzi.

sono una persona dotata di autocritica, ma non vi permetto di dire nulla sul colore delle mie scarpe.

sono una persona decisa, anzi no, forse sì, ci devo pensare.

sono una persona onesta, ma se fossi disonesta di certo non ve lo direi.

sono una persona umile. ma ciò che è mio è mio e punto, anche se dite che è vostro.

sono una persona coerente, e tu hai ragione ma anche torto.

sono una persona modesta, e modestamente, sono perfetto.

"sono una persona" che non sono io.

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