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A me non dice "felicità". Mi dice "zio scassaminchia".
Perché forse non ti ho mai raccontato (perché avrei dovuto, del resto?) di un mio zio che adorava salutarmi sformandomi le guance. Era persino simpatico: l'alternativa era un colpo nelle palle. Secco. Senza appello. Sorridente.
Ecco: lo immagino così, mio zio. Ad allenarsi per fare più male possibile alle mie guance. E non dovere ricorrere alle mie palle.
A me non dice "felicità". Mi dice "zio scassaminchia".
RispondiEliminaPerché forse non ti ho mai raccontato (perché avrei dovuto, del resto?) di un mio zio che adorava salutarmi sformandomi le guance. Era persino simpatico: l'alternativa era un colpo nelle palle. Secco. Senza appello. Sorridente.
Ecco: lo immagino così, mio zio. Ad allenarsi per fare più male possibile alle mie guance. E non dovere ricorrere alle mie palle.
vabbe' dai...e' un'altra valida interpretazione, se non fosse che non abbiamo parenti in comune!
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