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31 gennaio 2011

Piacere mio.

Io mi sopravvaluto un sacco. E' colpa delle recenti batoste. Mi hanno picchiata talmente tanto che ora i lividi saltano fuori senza un perchè. Evidentemente prima non trovavano spazio. E non credo di essere bella. Non credo di essere bella vestita di lividi. Devono avermi colpita anche in testa, perchè non è ancora del tutto apposto. Un giorno decisi di cercare una distrazione dalle ferite tetaniche del mio corpo. Non che pretendessi la loro rimarginazione, ma le cicatrici le avrei portate con orgoglio. E' il sangue che scorre che non mi va giù. E' dolce, di quelli che piacciono tanto alle zanzare. Che poi, in fondo, mi danno un'aria da donna vissuta, così cerco di perdermi in racconti pseudoveritieri, nei quali mi atteggio a miracolata, a donna forte dei film che supera il cancro. Il 93% delle donne ce la fa. Poi, il 7% prende il sopravvento e se ci pensi sono sette su cento e non è mica poco. Io e le mie sei compagne di viaggio ci dimeniamo per dimenticare da cosa siamo afflitte. Sono simpatiche, nonostante la mia misantropia bukowskiana. E ci sto bene con la gente, finchè non mi si rinfacciano i miei difetti. Che saranno pure tanti, ma non sono così gravi, credo. Io do peso alle parole che scrivo, non a quelle che dico. Sarò pure strana, ma fa parte del pacchetto e nessuna legge a favore del consumatore ti legittima ad azioni recuperatorie. Semmai dovrebbero permetterla a me. Io mi rivoglio indietro. Chiamiamola ripetizione di indebito. Chiamiamola in termini giuridici che, si sa, quelli sono un sacco oggettivi, soprattutto se sai come usarli. Quanto è denigrante saper confondere la gente con le parole, per poi essere presa in giro dalle stesse usate da qualcun'altro. E' che uno crede che ci sia bisogno di un titolo per poter fare le cose. Ci sono talenti naturali sparsi ovunque.
E tu quanto sei bravo a fare il mio mestiere?

2 commenti:

  1. oppure ti sottovaluti abbastanza in maniera da dire a te stessa che ti stai sopravvalutando. (un po' contorta ma spero si capisca, è una sorta di loop.)

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  2. giuro che ho capito. ma non credo davvero.

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