Cheta rimiri l'orizzonte
a cercar quell'assurdo
nel dove riposar lo sguardo.
T'involge strana solitudine
e ancor di più l'azzurro dell'infinito
a rattristar la profondità degli iridi.
Poi, improvviso, l'accennato sorriso
e là il vento a sostenerlo
che dolce s'insinua e s'adagia
sente e t'intende,
ti prende e sorprende.
E poi...ancora
corre e s'affanna,
spira e t'ispira,
t'induce e conduce
nella vorticosa e ammaliante
quotidianità.
Giovanni De Girolamo/03
Mio padre me l'ha dedicata quando ho compiuto diciotto anni. Riesce ancora a trasmettermi serenità e affetto...sarà l'eco che rimanda a testi più famosi....sarà la consapevolezza dell'accurata scelta delle parole....sarà che .........non so......
so solo che leggo e rileggo ed il mio cuore si trasforma,si dilata, alternando sensazioni di gioia, tenerezza e riconoscenza.... tutto racchiuso nell'accennato sorriso.
Una bellissima poesia e penso sia il migliore regalo che si possa fare ad una figlia quando compie 18 anni...
RispondiEliminabella bella bella...
RispondiElimina...grande giovanni...concordo a pieno con Salvo...il miglior regalo che ti potesse fare...
RispondiElimina(e cmq benevenuta) :)