cheppòi, io dico, non chiederle le cose, se non sei sicuro, ché sennò fai gaffes e le gaffes non si fanno, no, no, mamma non vuole che si facciano, le gaffes.
"allora cosa faccio?" va' a farti fottere.
tu, le tue domande, e la tua incredula (ma finta espressione) di stupore (del tipo "oh ma davvero?" con bocca aperta tipo urlo di munch, seguita da uno stridulo "mi dispiace" e da un conseguente "com'è successo?")
maccàzzo, dico io, fai due più due, deduci, concretizza il prodotto dei tuoi neuroni, frequenta un corso di potenziamento mentale, leggi il nuovo libro di alfonso luigi marra, ma diocrìstosanto, fatti una - bella - vagonata - di - cazzi - tuoi.
grazie.
Nessun commento:
Posta un commento