la tensione era altissima. maledetto impianto elettrico. ora doveva saltare?
perse la pazienza (eppure era lì poco prima), uscì sconsolato per strada. non aveva pace, una donna lo importunò, tartassandolo di domande.
"chi è? da dove viene? quanti hanni ha". tutta questa curiosità! tuttavia, capì: il sondaggio istat andava compilato.
con un lieve mal di testa e un fastidio addosso (portava le mutande in acrilico e aveva l'intimo delicato) si mise in macchina. si stava recando lontano, in un posto sicuro, ma ad un tratto si accorse di un particolare agghiacciante: si era perso.
poi decise di accendere il tom tom.
giunto a destinazione (non conosco località con questo nome, ma vabbè) entrò in quel riparo. il posto doveva essere conosciuto e invece era diverso. la nuova collezione ikea aveva sostituito la vecchia.
incuriosito esaminò ogni dettaglio, poi ci fu un grande buio, il tempo passò. lui alzò la posta e decise di vedere. vinse. il texas hold'em era la sua passione.
sfinito, tornò al suo "habitat naturale".
voleva solo dormire. era praticamente "distrutto". per levarsi di dosso tutto quel grasso animale e l'unto decise di farsi una doccia.
dopo 2 ore aveva finito di costruirla e si lavò.
poi fu il turno suo (le docce sono igieniste esasperate).
ormai la notte era scesa. lui invece salì, in camera.
ma essere ripreso da quella cinepresa lo innervosiva.
comunque, era stanco (ma per gli amici giorgio, e in ogni caso si addormentò.)
il giorno dopo avrebbe dovuto affrontare un colloquio con gente losca. e così avvenne.
"mi dica..."
"da me non saprete nulla!"
"le dico, le conviene parlare..."
"mai!"
"ragioni. parli, altrimenti ci comporteremo di conseguenza"
il nervosismo si tagliava. era un brutto periodo e c'erano state evidenti manifestazioni di autolesionismo.
"mai parlerò...mai! non mi estorcerete neanche un'informazione!"
e la commissione lo bocciò anche stavolta.
un mio piccolo giudizio personale: avrebbe dovuto conservare l'orgoglio per altre occasioni. tipo quelle importanti in cui apri anche una bottiglia, violando la sua privacy.
in ogni caso, per conservarlo, avrebbe dovuto bollirlo, perché con la salmonellosi non ci si scherza, eh.
arrivò l'ora di pranzo. eh, sì, purtroppo era stato molto male, e non ce la fece. lui, cinicamente, comunque mangiò. era arrivata anche l'ora del caffè e dell'amaro.
in effetti c'era molto amaro. tutte quelle morti in così poco tempo non avevano fatto certamente piacere.
(però, dico io, per educazione, ci si presenta comunque, eh)
A San Valentino hai esagerato col vino? :-D
RispondiEliminaNo, questo era un PEZZO che avevo in cantiere da qualche giorno (mi stava aiutando a costruire casa). Poi tutto INTERO l'ho pubblicato :P
RispondiEliminaAh immaginavo che in questo discorso ci fosse di mezzo la casa. Ti capisco perché sto per iniziare anche io l'avventura dei mobili di casa :-D
RispondiEliminaok, quelli di casa sono suoi. E i tuoi mobili? :D
RispondiEliminaLillo e Greg style, ci piace!
RispondiEliminaGrazie mr, molto lieto che ti sia piaciuto il pezzo :)
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